Тунгусский метеорит – un documentario

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Tra i misteri russi, quello del Тунгусский метеорит (meteorite di Tunguska) occupa senz’altro un posto particolare.

Questo straordinario evento avvenne la mattina del 30 giugno 1908: un огненный шар (sfera infuocata) entrò nell’atmosfera terrestre e passò sopra il bacino del fiume Енисей (Enisey) in Сибирь (Siberia), fino a produrre un terribile взрыв (esplosione). Fortunatamente questo avvenne in una zona non abitata, dato che altrimenti la potenza dello взрыв avrebbe raso al suolo una megalopoli.

Anche per questo, però, l’evento fu poco studiato. E così rimase nel corso dei successivi vent’anni: solo nel 1927 si organizzò una spedizione scientifica per studiare il fenomeno, capitanata da Леонид Кулик (Leonid Kulik). La scena che si presentava agli occhi degli scienziati sovietici, con alberi bruciati e abbattuti a raggiera in un’area enorme, era chiaramente quella dello взрыв di un метеорит. Ciononostante, questo метеорит non aveva lasciato nessun cratere, né se ne trovarono frammenti.

Nel corso dei decenni successivi vennero elaborate le teorie più disparate per spiegare quanto successo, dall’esplosione causata da un esperimento di Tesla all’incidente di una navicella spaziale aliena.

Questo документальный фильм (documentario) in lingua russa, Где же Тунгусский наш метеорит? (Dov’è il nostro meteorite di Tunguska?) ci spiega cos’è successo:

https://www.1tv.ru/doc/pro-nauku/gde-zhe-tungusskiy-nash-meteorit-dokumentalnyy-film

Ne consigliamo la visione a tutti coloro che hanno un buon livello di comprensione orale della lingua russa, dato che, sebbene il документальный фильм sia ben fatto ed estremamente interessante, il lessico utilizzato può risultare ostico e l’esercizio di ascolto può quindi essere difficile.

Buona visione!

Послушники: tra religione e spionaggio

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo proposto molti documentari, ma quello che vi proponiamo oggi riguarda senz’altro la vicenda più incredibile ed interessante. Операция „Послушники“. Между молотом и наковальней (Operazione “Novizi”. Tra il martello e l’incudine) racconta infatti come, nel corso della Seconda Guerra Mondiale, alcuni sacerdoti ortodossi nel territorio occupato dai nazisti collaborarono attivamente con la resistenza ed i servizi segreti sovietici.

Nonostante la Православная церковь (Chiesa Ortodossa) fosse oppressa dal potere ateo sovietico e nonostante il potere nazista fosse utilitaristicamente meglio disposto nei suoi confronti, questi sacerdoti divennero dei veri e propri разведчики (agenti segreti), e nell’ambito della Операция „Послушники“ accolsero nelle catacombe del Псково-Печерский монастырь (Monastero Pskovo-Pecherskiy) non solo partigiani e soldati ma addirittura dei разведчики professionisti, che vestivano gli abiti monastici per svolgere le loro attività senza insospettire i nazisti.

Il successo di questa operazione portò all’Armata Rossa un enorme vantaggio nella decisiva курская битва (battaglia di Kursk): la радиоигра (spionaggio radio) dei послушники convinse infatti la Wermacht che l’Armata Rossa si preparava ad un attacco in altra zona, e questo portò i tedeschi a dirigere altrove parte delle loro divisioni di carri armati.

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Consigliamo la visione di questo documentario a tutti coloro che sono appassionati di storia ed in particolare di questo periodo storico. La visione di Операция „Послушники“. Между молотом и наковальней è inoltre consigliatissima a chi vuole esercitare la sua comprensione della lingua russa parlata: si tratta di un documentario impegnativo, considerata la complessità della vicenda, e vederlo è quindi un’ottima prova.

Questo è il link:

https://www.1tv.ru/doc/pro-voynu/operatsiya-poslushniki-mezhdu-molotom-i-nakovalney

Buona visione!

Маршалы Победы – documentario in due parti

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo proposto diversi documentari storici trasmessi dal Первый канал (Primo canale), ed anche oggi vogliamo suggerirvene uno estremamente interessante per tutti coloro che sono appassionati di storia.

Маршалы Победы (I Marescialli della Vittoria) è un документальный фильм (documentario) in due parti, per una durata complessiva di circa un’ora e quaranta minuti. Vi si raccontano le gesta dei comandanti dell’Armata Rossa insigniti dell’орден Победы (ordine della Vittoria), la più alta decorazione militare esistente, creata nel 1943 dopo la курская битва (battaglia di Kursk), la vittoria nella quale convinse lo stesso Сталин (Stalin) che l’Unione Sovietica avrebbe prevalso sulla Germania nazista.

In Маршалы Победы si racconta la storia dei dieci comandanti che ricevettero questa decorazione, attraverso i ricordi dei loro figli e nipoti e con la partecipazione di esperti di storia militare. Sono storie tra di loro molto diverse, e attraversano tutti i fronti della Великая Отечественная война (Grande Guerra Patriottica, come è conosciuta la Seconda Guerra Mondiale in Russia e in alcuni paesi ex-sovietici).

Come già detto, si tratta di un документальный фильм per appassionati, ed inoltre il susseguirsi di voci differenti richiede un’ottima comprensione del russo parlato. Lo consigliamo quindi solo a chi davvero vuole affrontare un esercizio di comprensione orale di livello impegnativo.

Qui sotto i link:

https://www.1tv.ru/doc/pro-voynu/marshaly-pobedy-chast-1

https://www.1tv.ru/doc/pro-voynu/marshaly-pobedy-chast-2

Buona visione!

Русская жестокость: documentario storico

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Nel corso dei mesi passati vi abbiamo proposto diversi documentari storici tramessi dal первый канал, il primo canale della tv di stato russa.

Quello che vi proponiamo oggi è un документальный фильм (film-documentario) particolare tanto per tono quanto per realizzazione: appartiene al ciclo Мифы о России (Miti sulla Russia) e ne è il primo episodio, Русская жестокость (la crudeltà russa).

Iniziamo dalla realizzazione: questo документальный фильм può vantare delle riprese mozzafiato dell’interno del Кремль (Cremlino), e delle apposite animazioni di splendida fattura. Come già i documentari che vi abbiamo proposto in passato, anche questo è un prodotto estremamente curato.

Di cosa tratta? Русская жестокость si pone come obiettivo sfatare il mito della crudeltà russa, diffuso nella cultura occidentale nel corso dei secoli sulla base di notizie tendenziose, ripetute al punto da convincerne gli stessi russi. Il conduttore Алексей Пиманов (Aleksey Pimanov) inizia la narrazione partendo dallo stesso Иван Грозный (Ivan il Terribile), famoso per aver ucciso il suo stesso figlio. È davvero così?

Il taglio di questo recentissimo documentario è senz’altro propagandistico, e si inserisce nel clima di холодная война (guerra fredda) che purtroppo stiamo vivendo negli ultimi anni. Proprio per questo però è interessante per studiare, capire e comprendere lo stato d’animo russo riguardo a quanto sta succedendo, oltre che per saperne di più della storia russa: i personaggi e gli avvenimenti storici russi vengono raccontati e messi a confronto con altri personaggi ed avvenimenti coevi della storia europea occidentale.

Per finire, la visione di questo документальный фильм è anche un eccellente esercizio per la comprensione del russo parlato, quindi ne consigliamo la visione a tutti coloro abbiano una buona dimestichezza con la lingua russa.

È disponibile al link qui sotto:

https://www.1tv.ru/doc/dokumentalnyy-cikl-mify-o-rossii/mify-o-rossii-russkaya-zhestokost-dokumentalnyy-cikl

Buona visione!

В петле (Nel cappio), thriller del 1991

Nel corso degli scorsi mesi vi abbiamo già proposto alcuni film usciti negli ultimi anni dell’Unione Sovietica, con le loro tematiche dure e il loro intento naturalista.

Quello di oggi è un film particolare, dato che pur essendo in lingua russa è un film in tutto e per tutto lettone, girato in Латвия (Lettonia) da un regista lettone (Имантс Кренбергс – Imants Krenbergs) con un cast interamente lettone. Infatti, anche se oggi in Латвия il russo non è più lingua ufficiale, lo è stato fino alla dichiarazione di indipendenza del 1990 e rimane lingua franca ideale per chi volesse visitare il paese comunicando con persone di ogni generazione.

В петле (Nel cappio), come si intuisce dal titolo, è un thriller dalle atmosfere claustrofobiche che tratta tematiche molto pesanti. Il giovane Виннертс (Vinnerts), incarcerato ingiustamente al posto di due suoi coetanei per il furto di un automobile, torna in libertà e intende отомстить им (vendicarsi di loro).

Si tratta di un film piuttosto lungo, oltre due ore, quindi ne consigliamo la visione solamente a chi ha già dimestichezza con la visione di film in lingua russa e volesse a vedere un’opera cruda che continua il filone dei film dell’epoca della перестройка (perestrojka), anzi spingendosi oltre all’inizio dei лихие 90-е (selvaggi anni ’90). Chiunque avesse un interesse per questo periodo storico, così importante per capire la mentalità russa ed ex-sovietica in generale, apprezzerà senz’altro la visione di В петле.  

https://www.youtube.com/watch?v=vqMW8QdZtTw

Buona visione!

Сто грамм “для храбрости” – commedia a episodi del ’76

L’espressione “сто грамм” (cento grammi) in lingua russa può essere utilizzata per indicare un bicchierino di водка (vodka) o di un qualsiasi altro liquore, ordinato tanto al ristorante come al bar o addirittura in negozio.

La трагическая комедия (tragicommedia) Сто грамм “для храбрости” (Centro grammi “per farsi coraggio”), del 1976, è dedicata proprio al problema dell’алкоголизм (alcolismo), che affronta con un umorismo agrodolce in tre episodi piuttosto brevi (la durata complessiva del film è di 75 minuti circa). Chi di voi ha già visto Афоня (Afonya) non solo vi troverà un umorismo e un’atmosfera simile, ma vi riconoscerà anche alcuni attori (su tutti l’inconfondibile Владимир Басов – Vladimir Basov).

Сто грамм “для храбрости” è un film estremamente particolare: la comicità delle situazioni che si vengono a creare a causa del пьянство (ubriachezza) dei personaggi principali viene oscurata, anzi sovrastata dal sentimento di pena che provocano i loro comportamenti. È chiaro l’intento didattico del film, che cerca di prevenire i cittadini russi e sovietici dei rischi del consumo irresponsabile di alcolici.

Perché consigliamo di vederlo? Al di là dell’interesse culturale che suscita un’opera così strana per noi occidentali, e dello spirito prettamente russo di cui è impregnato il film, consigliamo di vederlo perché si tratta di un film facile da vedere e da capire: essendo a episodi si può guardare in più sedute, i dialoghi sono alquanto semplici e chiari, il lessico è decisamente comune. Si tratta quindi di un ottimo esercizio di comprensione della lingua russa parlata.

https://www.youtube.com/watch?v=6p5_8kn88CQ

Aprite il collegamento in un’altra finestra per guardare il film.

Buona visione!

Беспредел, film del 1989

Беспредел (letteralmente “senza limiti”) è un termine russo difficilmente traducibile, che indica tanto la violazione di leggi scritte o non scritte, tanto la loro completa assenza, e sottintende la prepotenza e la mancanza di rispetto di coloro che agiscono. Il termine беспредел è così diventato di comune utilizzo negli anni ’90, quando ai 70 anni di ordine e inquadramento sovietico seguì un effettivo vuoto di potere in cui corruzione e criminalità la facevano da padrone in ogni singolo aspetto della vita dei cittadini russi e non.

L’omonimo lungometraggio che vi proponiamo oggi è in realtà immediatamente anteriore a quel periodo, dato che è girato ai tempi della перестройка (perestrojka, letteralmente “ricostruzione”), e narra di un беспредел ben preciso, cioè all’insubordinazione dei мужики (letteralmente “contadini”, il termine indica i comuni detenuti) all’autorità dei блатные (i rappresentanti della criminalità organizzata), in combutta con l’amministrazione penitenziaria. Tuttavia, proprio per quanto indicato sopra, il беспредел del titolo è ambivalente: si riferisce infatti anche, e forse prima di tutto, alla prepotenza del regime dei блатные in prigione.

Vi avvertiamo: si tratta di un film pesante, tanto per i temi trattati quanto per la sua atmosfera, ma ne consigliamo la visione a tutti coloro che vogliono approfondire la loro conoscenza della cinematografia della перестройка, e quindi della cultura e dello stato d’animo diffuso in quel cruciale periodo della storia della Russia e di tutti i paesi di lingua russa: vi era un desiderio di parlare finalmente in modo franco di quello che non funzionava, come primo passo per risolvere i problemi del paese. Era un desiderio genuino, e la cinematografia di quegli anni è senz’altro unica nella storia della Russia.

Trattandosi di un film ambientato in prigione, a causa dell’utilizzo di molti termini gergali potrebbe risultare di difficile comprensione anche per chi ha un’ottima conoscenza del russo. Per consentirne la visione a tutti, ed anche a coloro che non conoscono il russo, abbiamo quindi scelto di fornirvi una versione sottotitolata in inglese.

Buona visione!

https://www.youtube.com/watch?v=P-jgoAWlc3I

Перевал Дятлова: uno dei più grandi misteri russi

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La vicenda conosciuta come перевал Дятлова (Passo Dyatlov) è una delle più sconcertanti e misteriose nella storia della Russia moderna (all’epoca Unione Sovietica).

Prende il nome dal capocordata, Игорь Дятлов (Igor Dyatlov), organizzatore di questa fatale spedizione turistica tra le montagne del Северный Урал (Urali settentrionali) nel 1959. A partire con lui furono altri nove studenti, tutti appartenenti al клуб туристов (club turistico) del politecnico di Свердловск (Sverdlovsk, oggi Екатеринбург – Yekaterinburg).

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L’escursione doveva durare 16-18 giorni, nel corso dei quali la cordata doveva percorrere più di 300 chilometri на лыжах (sugli sci). I туристы (turisti) erano attesi al villaggio di Вижай (Vizhay) il 12 febbraio, ma non arrivarono mai.

Le spedizioni di salvataggio partite nei giorni e nei mesi successivi stabilirono un quadro inquietante: su di un перевал (passo) allora senza nome (ed oggi conosciuto come перевал Дятлова) trovarono la tenda della cordata, vuota, tagliata dall’interno e dove erano rimasti i vestiti dei туристы. I туристы erano quindi scappati all’improvviso, senza avere il tempo di vestirsi. Sparpagliati a qualche chilometro di distanza giacevano i corpi congelati dei туристы.

Nel corso degli anni successivi le indagini cercarono di stabilire, o di nascondere, cosa era successo. Ancora oggi non si sa la ragione della morte dei туристы, e quello del перевал Дятлова rimane uno dei più inquietanti misteri della storia recente russa. Il документальный фильм (documentario) che vi proponiamo qui sotto, trasmesso dal Первый канал (Primo canale della tv nazionale russa), ripercorre gli eventi e cerca di risolvere il mistero:

http://www.1tv.ru/doc/pro-istoriyu/pereval-dyatlova-otchisleny-po-sluchayu-smerti

Come gli altri documentari proposti nel corso delle scorse settimane, anche questo permette di esercitare la propria comprensione del russo parlato in modo eccellente: la narrazione è chiara e non eccessivamente rapida, il numero di voci ed accenti a cui lo studente deve abituarsi è limitato e la vicenda è senz’altro di evidente interesse.

Buona visione!

Лошади в океане, film del 1989

Quello che vi proponiamo oggi è un film molto diverso da quelli che vi abbiamo proposto nel corso degli ultimi mesi: si tratta di un драма (dramma), e per di più ambientato in тюрьма (prigione).

Лошади в океане (Cavalli nell’oceano) è un film del 1989 girato da Николай Гусаров (Nikolay Gusarov), in cui si racconta la detenzione di un режиссёр (regista) teatrale (interpretato da Юрий Назаров – Yuriy Nazarov), accusato ingiustamente di corruzione e messo in cella con degli adolescenti, a cui cercherà di insegnare come vivere по-человечески (come persone) e non come banditi.

Prende il nome da (e vi si recita) una splendida poesia di Борис Слуцкий (Boris Sluckij), di cui vi proponiamo il testo (tradotto in italiano) a questo link:

http://poesia.blog.rainews.it/2015/07/boris-abramovic-sluckij-il-sesto-cielo/

Vi consigliamo tanto la lettura della poesia quanto la visione del film, che potrebbe risultare di comprensione piuttosto impegnativa ma è senz’altro di una profondità e di uno spessore che meritano questo sforzo. È un film che fa riflettere, controverso, che nella sua ambientazione claustrofobica racconta le pieghe oscure degli ultimi anni dell’Unione Sovietica, preannunciando i selvaggi anni ’90.

Buona visione!

https://www.youtube.com/watch?v=cP0_HJosffg

Ионесян, il serial killer che terrorizzò la Russia sovietica

Tra il 20 dicembre 1963 e l’8 gennaio 1964, le città di Москва (Mosca) ed Иваново (Ivanovo) furono scosse dai brutali crimini di Владимир Ионесян (Vladimir Ionesian). 

Con un топорик (accetta) nascosto sotto il cappotto, Ионесян girava per i quartieri residenziali di Москва fingendosi un addetto della Мосгаз (Mosgaz, altro nome con cui era conosciuto l’assassino) che doveva controllare il tiraggio delle caldaie, e non appena trovava una vittima indifesa e sola, una donna o un bambino, infieriva su di essa per poi rubare quello che riusciva a trovare nell’appartamento. 

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Fu uno shock per tutti: a quell’epoca in Russia e in Unione Sovietica in generale si credeva che la преступность (criminalità) fosse ormai stata sconfitta, e soprattutto era normale per chiunque aprire la porta di casa per fare entrare degli addetti del servizio pubblico. Nessuno pensava nemmeno di prendere le elementari precauzioni che avrebbero impedito a Ионесян di commettere i suoi crimini.

Questa vicenda, così terribile ma importante per comprendere a fondo la mentalità russa di chi è nato e cresciuto a quell’epoca, è raccontata in un ottimo документальный фильм (documentario) del 2014: Звонят, закройте дверь (Suonano, chiudete la porta).

Come per i documentari proposti nel corso delle ultime settimane, anche in questo caso ne consigliamo la visione sia perché i fatti narrati sono estremamente interessanti, sia perché la narrazione chiara e comprensibile rende la visione di questo documentario un eccellente esercizio per allenare la comprensione della lingua russa parlata. In questo caso, avvertiamo, si aggiunge un elemento di difficoltà: le testimonianze degli investigatori e poliziotti dell’epoca, intervistati per ricostruire la vicenda, potrebbero risultare di più difficile comprensione.

Qui sotto potete trovare il link:

http://www.1tv.ru/doc/pro-istoriyu/zvonyat-zakroyte-dver

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Buona visione!