Tra il 20 dicembre 1963 e l’8 gennaio 1964, le città di Москва (Mosca) ed Иваново (Ivanovo) furono scosse dai brutali crimini di Владимир Ионесян (Vladimir Ionesian).
Con un топорик (accetta) nascosto sotto il cappotto, Ионесян girava per i quartieri residenziali di Москва fingendosi un addetto della Мосгаз (Mosgaz, altro nome con cui era conosciuto l’assassino) che doveva controllare il tiraggio delle caldaie, e non appena trovava una vittima indifesa e sola, una donna o un bambino, infieriva su di essa per poi rubare quello che riusciva a trovare nell’appartamento.
Fu uno shock per tutti: a quell’epoca in Russia e in Unione Sovietica in generale si credeva che la преступность (criminalità) fosse ormai stata sconfitta, e soprattutto era normale per chiunque aprire la porta di casa per fare entrare degli addetti del servizio pubblico. Nessuno pensava nemmeno di prendere le elementari precauzioni che avrebbero impedito a Ионесян di commettere i suoi crimini.
Questa vicenda, così terribile ma importante per comprendere a fondo la mentalità russa di chi è nato e cresciuto a quell’epoca, è raccontata in un ottimo документальный фильм (documentario) del 2014: Звонят, закройте дверь (Suonano, chiudete la porta).
Come per i documentari proposti nel corso delle ultime settimane, anche in questo caso ne consigliamo la visione sia perché i fatti narrati sono estremamente interessanti, sia perché la narrazione chiara e comprensibile rende la visione di questo documentario un eccellente esercizio per allenare la comprensione della lingua russa parlata. In questo caso, avvertiamo, si aggiunge un elemento di difficoltà: le testimonianze degli investigatori e poliziotti dell’epoca, intervistati per ricostruire la vicenda, potrebbero risultare di più difficile comprensione.
Qui sotto potete trovare il link:
http://www.1tv.ru/doc/pro-istoriyu/zvonyat-zakroyte-dver
Buona visione!