La Roma Imperiale di Брюсов

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Валерий Брюсов (Valeriy Bryusov) è un prolifico poeta e romanziere vissuto a cavallo tra il XIX° e il XX° secolo. Vero erudito, esperto di storia e di letteratura mondiale (fu anche traduttore dal francese, dall’inglese e dal tedesco), ebbe una produzione letteraria eclettica nel corso degli anni: fu uno dei capostipiti del simbolismo russo, ma a partire dal 1910 virò verso temi classicisti.

A questa sua fase appartiene l’исторический роман (romanzo storico) Алтарь Победы (L’altare della Vittoria), ambientato nella Roma del IV° secolo. Lavoro meticoloso e impressionante per la quantità e la qualità dei dettagli, questo исторический роман ci porta indietro nel tempo a un’epoca in cui il cristianesimo iniziava ad imporsi sulle altre credenze religiose.

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La vicenda vede il giovane protagonista, un provinciale arrivato a Roma per studiare ed ospite di suo zio senatore, viaggiare per l’Italia di allora in un’atmosfera apocalittica, in balia di un turbinio di religioni e cospirazioni. Questo ci permette non solo di vivere la decadente Roma tardo imperiale, ma anche la grandiosa Milano (all’epoca capitale dell’Impero) e addirittura i dintorni del Lago di Como. Sorprendentemente, è un autore russo a portarci per mano per le strade dell’Italia di 1600 anni fa!

Приключения домовенка – le avventure di Кузя

Proprio ieri  vi abbiamo proposto il primo episodio di Домовенок Кузя (Domovyonok Kuzya). Oggi continuiamo con la rassegna, che purtroppo non sarà lunghissima (sono in tutto quattro episodi), mostrandovi il secondo episodio: Приключения домовенка (Le avventure del domovyonok).

Sebbene questo sia il secondo episodio, in realtà vi si narra quello che succede anteriormente al primo, quando Кузя ancora viveva in una изба (izba) di legno. Questa volta Кузя si ritrova suo malgrado ostaggio di Баба-Яга (Baba Yaga), la strega per eccellenza delle fiabe russe.

Ma diciamo qualcosa di più di questo spirito della tradizione russa: come già detto il домовой è lo spirito della casa, secondo alcuni un antenato che per i suoi peccati è lasciato sulla terra a servire i suoi discendenti, secondo altri è una creazione di Dio che ne assegna uno ad ogni casa.

Un домовой amorevole porta счастье (felicità), protegge la casa ed aiuta i suoi abitanti. Li difende dai ladri, li avverte dei pericoli e si prende cura dei loro cavalli (ma solo se gli piacciono!). Un домовой maligno, invece… rompe i piatti e pizzica gli abitanti della casa nel sonno, lasciando lividi dolorosi. Ma questo non è il caso di Кузя: anche se sta ancora imparando a fare il suo “lavoro”, è un bravo домовой!

 

La fortezza di Белгород-Днестровский

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Белгород-Днестровский (Belgorod-Dnestrovskiy), fino al 1944 nota con il nome di origine turca Аккерман (Akkerman), è una città del sud dell’Ucraina che vanta la fortezza più grande non solo di tutto il paese ma di tutta l’Europa dell’est.

Oltretutto, come potete vedere dalle foto, la Белгород-Днестровская крепость (fortezza di Belgorod-Dnestrovskiy) si trova in una posizione incredibilmente scenica, sulla riva di un лиман (laguna). Il panorama dalle sue mura in una bella giornata è straordinario, ma attenzione a dove mettete i piedi! Sebbene la крепость sia in discrete condizioni, lo stesso non si può dire per i camminamenti.

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Questa enorme крепость fu costruita nel XIII° secolo da Берке (Berke), Khan dell’Orda d’oro che all’epoca controllava tutto il sud delle attuali Ucraina e Russia. Nel corso degli anni passò di mano tra i vari governanti locali: cavalieri moldavi, genovesi, turchi. Teatro delle guerre tra Turchia e Russia, passò definitivamente all’Impero Russo nel 1812 con il Бухарестский мирный договор (Trattato di pace di Bucarest), assieme a tutte le terre della regione.

Белгород-Днестровский è raggiungibile da Одесса (Odessa) in маршрутка (minibus) in circa 1 ora e mezza. Vale assolutamente la pena di passarci una mezza giornata, ed oltretutto è poco distante da località balneari quali Каролино-Бугаз (Karolino-Bugaz) e Затока (Zatoka).

 

Тургенев sulla lingua russa

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Иван Тургенев (Ivan Turgenev) è uno dei capisaldi della letteratura russa della seconda metà del XIX° secolo. Non solo fu poeta, romanziere e critico letterario, ma fu un vero e proprio propagandista della cultura e della lingua russa.

Basti pensare alla seguente composizione del 1882, intitolata proprio Русский язык (La lingua russa):

Во дни сомнений, во дни тягостных раздумий о судьбах моей родины, — ты один мне поддержка и опора, о великий, могучий, правдивый и свободный русский язык! Не будь тебя — как не впасть в отчаяние при виде всего, что совершается дома? Но нельзя верить, чтобы такой язык не был дан великому народу!

(Nei giorni di dubbio, di angosciose riflessioni sul destino della mia patria, – solo tu sei per me appoggio e sostegno, o grande, potente, veritiera e libera lingua russa! Se non ci fossi tu – come non cadere nella disperazione al vedere tutto quello che accade a casa? Ma non si può credere che una tale lingua non sia stata data a un grande popolo!)

Già nobile, Тургенев ebbe un successo che andava ben al di là dei confini della Russia. Tanto da suscitare un’irresistibile invidia in Достоевский (Dostoevskiy), con il quale ebbe alcuni attriti.

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Nei suoi molti romanzi spicca la frequente presenza di protagoniste forti, onorevoli e sicure di sé, eroine così tipiche che la critica letteraria russa le ha battezzate тургеневские девушки (ragazze turgeneviane).

Perché leggerlo? Per innumerevoli motivi, ma concentriamoci su di quello didattico: la sua scrittura è pura, pulita e chiara, ideale per chi ha già un buon livello e vuole svilupparlo. Tra i suoi ammiratori troviamo anche Ленин (Lenin), che lo citava spesso e lodava il suo russo, “великий и могучий” (“grande e potente”). Non mancheremo di consigliarvi alcuni suoi romanzi nelle prossime settimane.

 

Паска – il dolce di Пасха

Пасха (Paskha) è alle porte. Come è noto, la confessione ortodossa segue il calendario giuliano e non quello gregoriano, e questo può portare a scostamenti anche importanti tra la Pasqua cattolica e la Пасха ortodossa. Quest’anno, ad esempio, da noi Pasqua è stata a marzo mentre Пасха sarà domenica prossima, l’1 maggio.

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Tra le varie tradizioni pasquali ortodosse, ce n’è una tipica del sud della Russia e dell’Ucraina che prevede la preparazione di piccoli panettoncini come quelli che vedete in foto. Questo pane pasquale, noto come паска (paska) o кулич (kulich), si prepara nel corso della settimana di Пасха, ma non si può preparare il giorno di Великая пятница (Venerdì Santo). Secondo la tradizione, va mangiato solo dopo averlo fatto benedire in chiesa: anche la cuoca evita accuratamente di assaggiarlo dopo averlo cotto, altrimenti è грех (peccato)!

Qui sotto la ricetta:

http://www.stranieriinitalia.it/l-esperto-risponde/cucina-etnica-e-ricette-etniche/cucina-europea/la-paska-simbolo-della-pasqua-ucraina.html

Домовёнок Кузя – lo spiritello casalingo

Oggi vi proponiamo il primo episodio di una serie di cartoni degli anni ’80, estremamente popolare e capace di portare ai giorni nostri il домовой (domovoy), figura della mitologia russa che sorveglia la casa e protegge la famiglia.

Домовёнок Кузя (Domovyonok Kuzya) è una creazione della scrittrice Татьяна Александрова (Tatyana Aleksandrovna), probabilmente ispirata dalle fiabe raccontatele durante l’infanzia dalla sua няня (tata), una vecchia contadina della regione del Волга (Volga). Tutte le sue avventure sono state messe in scena dalla compagnia cinematografica Экран (Ecran) con regia di Аида Зябликова (Aida Ziablikova), utilizzando la tecnica della кукольная мультипликация (animazione a passo uno).

Кузя è un giovane домовой, ha solo 700 anni. In Дом для Кузьки (Una casa per Kuzya) la sua vecchia casa viene abbattuta, e lui si trasferisce in uno dei palazzi che le sono stati costruiti attorno.

Di corta durata, è estremamente divertente e aiuta ad imparare tutta una serie di espressioni che nel corso degli anni sono diventate крылатые выражения (espressioni popolari). Godetevi Кузя e il suo сундучок (piccolo scrigno) pieno di fiabe!

Собор Богоявления, Иркутск

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Иркутск (Irkutsk) si trova in Siberia, sulle rive del fiume Ангара (Angara) e a soli 66km dal lago Байкал (Bajkal). La città, fondata nel 1661, vanta un centro storico che, nonostante un devastante incendio nel 1879, è comunque candidato all’inclusione nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

La Собор Богоявления (Cattedrale dell’Epifania), sulle rive del fiume, ne è senz’altro il monumento più caratteristico. Sebbene sia stata fondata nel 1693, non rimane nulla delle prime costruzioni in legno, bruciate interamente nel 1716. Ma anche le successive costruzioni in mattone ebbero le loro difficoltà a sopravvivere nel corso degli anni: Иркутск non è un luogo tranquillo, e più di una volta le mura di questo complesso vennero scosse da uno землетрясение (terremoto).

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Non è tutto: ai tempi dell’Unione Sovietica venne chiusa al culto, e divenne un хлебозавод (panificio). Nel 1960 si decise addirittura di abbatterla, ma quando l’architetto moscovita Галина Оранская (Galina Oranskaya) arrivò per firmare l’ordine ne rimase impressionata e ne ordinò la ricostruzione. È grazie a lei se oggi l’edificio non solo esiste ma è in ottime condizioni, come potete vedere anche dagli affreschi del suo interno nella seconda foto.

Торт «Медовик» – dolce a strati con miele

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Oggi vi presentiamo un secondo dolce, per certi versi simile al primo che abbiamo proposto qualche giorno fa.

Il медовик (medovik) è una torta a strati di difficile preparazione, che impiega il мёд (miele) nell’impasto. Anche se nel corso degli anni è entrata nella tradizione culinaria russa di tutti i giorni, si narra abbia origini illustri: sarebbe stata creata 200 anni fa dal cuoco personale dello царь Александр I (zar Alessandro I).

Eccovi la ricetta:

http://blog.giallozafferano.it/dolciricettecasalinghe/tort-medovik/?doing_wp_cron=1461312780.5286049842834472656250

Per dare un sapore particolare a questo dolce, consigliamo di farcirlo con сметана (panna acida). Per chi volesse qualcosa di ancora più inusuale, invece, si può pensare di utilizzare come ripieno anche della frutta secca, ad esempio чернослив (prugne nere).

Крылья, ноги и хвосты – 1986

In passato vi abbiamo già proposto molti altri мультики (cartoni animati), anche dallo stesso autore Александр Татарский (Aleksandr Tatarskiy). La tradizione sovietica ed oggi russa dei мультики è molto varia, sia per soggetti che per tecniche impiegate.

Крылья, ноги и хвосты (Ali, zampe e code) è un cortissimo мультик tradizionale, disegnato, che Татарский realizzò nel 1985 sulla base di una сказка (fiaba) di Альберт Иванов (Albert Ivanov). Si può riconoscere il tratto di Татарский nel disegnare i personaggi, in questo caso ящерица (lucertola), страус (struzzo) e гриф (avvoltoio).

Lo proponiamo come facile compito a casa per chi sta imparando il russo, dato che ha tanto di sottotitoli in inglese per facilitare la visione. La visione di questo genere di semplici cortometraggi può essere un ottimo stimolo all’apprendimento, oltre che un esercizio accessibile anche in termini di tempo: continueremo a proporvene!

Софиевка – l’arboretum di Умань

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Умань (Uman’) si trova al centro esatto dell’Украина (Ucraina), a metà strada tra Киев (Kiev) e Одесса (Odessa). Non è una città particolarmente grande o bella, ma è sede del parco più visitato di tutta l’Украина.

Il parco Софиевка (Sofievka) è stato fondato nel 1796 da Станислав Щенсный Потоцкий (Stanislav Schshesny Potozkiy), magnate polacco che possedeva praticamente tutto il territorio di Умань. Prende il nome da sua moglie, София Витт Потоцкая (Sofia Vitt Potozkaya), a cui Потоцкий lo regalò il giorno dell’onomastico nel 1802.

I lavori, diretti dall’ingegnere militare Людвиг Метцель (Lyudwig Metzel’), trasformarono una zona praticamente priva di alberi in una foresta rigogliosa in cui ancora oggi si possono trovare piante locali ed esotiche, oltre che meravigliosi bacini artificiali con tanto di fontane e innumerevoli costruzioni d’epoca.

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Nel corso degli anni questo angolo di paradiso è stato la sede di vari istituti, dalla grande scuola di giardinaggio all’accademia nazionale delle scienze. Visitarlo è un’ottima idea per chi volesse spezzare il viaggio tra Киев e Одесса e passare una giornata in un posto insolitamente idilliaco.