Modernità e tradizione nella pittura di Андрей Ремнёв

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo proposto le opere di diversi pittori russi e sovietici, attivi in particolare nel XX° secolo. Anche lo художник (pittore) di cui parleremo oggi, Андрей Ремнёв (Andrey Remnev), è nato nel corso del XX° secolo, precisamente nel 1962, ma la sua искусство (arte) è decisamente particolare.

Ремнёв unisce infatti diversi stili di pittura, che coprono gli ultimi cinque secoli di storia russa. Il primo di questi è la древнерусская иконопись (pittura di icone russa antica) dei secoli dal XV° al XVII°: nel corso del 1996 Ремнёв si dedicò infatti allo studio della pittura di icone nello Спасо-Андроников монастырь (Monastero del Salvatore e di Andronico) a Москва (Mosca). A questo stile Ремнёв unisce quello della pittura russa del XVIII° secolo, del collettivo di inizio ‘900 Мир искусства (Mondo dell’arte) e del costruttivismo russo.

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Ремнёв è oggi uno degli esponenti della pittura e dell’arte visiva russa più di successo, e nel corso degli ultimi dieci anni ha tenuto mostre tanto in Russia quanto nelle principali capitali d’Europa.

Consigliamo a tutti di consultare il sito personale del pittore:

http://www.remnev.ru

Oltre a raccogliere moltissime opere dell’autore, il sito (sia in lingua russa che in lingua inglese) permette di seguire le attività di Ремнёв e ricostruire la sua storia (raccontata in prima persona: un breve ma interessante esercizio di comprensione della lingua russa!).

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L’idiota di Достоевский

In passato vi abbiamo già proposto diverse opere di Фёдор Достоевский (Fyodor Dostoyevskiy), uno dei più noti e apprezzati scrittori russi non solo del XIX° secolo, ma di tutta la storia della letteratura in lingua russa.

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Oggi vogliamo parlarvi di uno dei suoi più riusciti romanzi, Идиот (L’idiota). Достоевский scrisse Идиот tra il 1867 ed il 1869, nel corso di una sua permanenza all’estero ed in particolare in Italia, a Firenze.

In questo роман (romanzo) si racconta la storia del ritorno in patria, in Russia, del князь Мышкин (principe Myshkin), un giovanotto della piccola nobiltà russa malato di epilessia. Questi, dopo aver trascorso diversi anni in Svizzera in cura, torna a Санкт-Петербург (San Pietroburgo) dove cerca la protezione e l’aiuto di una lontana parente, Лизавета Епанчина (Lizaveta Epanchina).

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Oltre al formidabile intreccio ordito da Достоевский, in cui spiccano Настасья Филипповна (Nastasya Filippovna) e Рогожин (Rogozhin), il tema principale di questo capolavoro è l’incontro-scontro del buono ed ingenuo князь Мышкин con il formalismo e la falsità dello свет (alta società) russo, e di tutti i personaggi che vivono aggrappati ad esso come parassiti, qualsiasi sia la loro classe sociale di provenienza.

Consigliamo la lettura di questo роман non solo per l’innegabile valore artistico dell’opera e per il valore dell’esercizio di comprensione del testo in lingua russa, ma anche perché leggendolo si viene a contatto con un atteggiamento che si ritrova ancora oggi in molti russi nei confronti tanto della loro società, quanto di quello che succede al di fuori del loro paese.

Buona lettura!

Il memoriale che sarà a Ржев

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Domani 9 maggio, come ogni anno, sarà festa in Russia: il День Победы (Giorno della Vittoria) ricorda la fine vittoriosa della Seconda Guerra Mondiale, o come viene chiamata in Russia Великая Отечественная война (Grande Guerra Patriottica). Nel corso della giornata ci saranno come sempre la военный парад (parata militare) davanti al Cremlino di Москва (Mosca) e la processione del бессмертный полк (reggimento immortale) con i reduci, i figli e i nipoti di coloro che hanno dato la vita per sconfiggere il nazismo.

Nel corso dei decenni trascorsi dal 9 maggio 1945 molto è successo, ma in Russia il ricordo della vittoria su chi cercò di soggiogare tutti i popoli dell’Unione Sovietica rimane sentitissimo. Tanto che a Ржев (Rzhev), a nordovest di Москва, dove nel 1942 si tennero alcune sanguinosissime e cruciali battaglie contro il nemico nazista, presto verrà costruito un mastodontico memoriale.

Su iniziativa della Российское военно-историческое общество (Società Storico-Militare Russa), infatti, si è svolto nei mesi passati un concorso internazionale per scegliere il progetto da realizzare per un Памятник Советскому солдату – защитнику отечества (Monumento al Soldato Sovietico – difensore della patria).

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Il vincitore di questo concorso è stato il giovane scultore Андрей Коробцов (Andrey Korobzov), con la sua composizione Я убит подо Ржевом (Sono stato ucciso a Rzhev). Коробцов, intervistato, ha dichiarato di aver voluto ritrarre un semplice soldato, di quelli che a Ржев sono morti a centinaia di migliaia, la cui parte inferiore del cappotto è simbolicamente formata da uno stormo di журавли (gru, simbolo del soldato morto). Il soldato, nelle intenzioni dell’artista, guarderà la gente come chiedendo loro come è poi finita la guerra.

Il Ржевский Мемориал verrà costruito nei prossimi due anni ed inaugurato entro il День Победы del 2020. Se vorrete visitarlo, quindi, non andateci prima! Le immagini che riportiamo qui sono solo delle impressionanti elaborazioni grafiche, che accompagnavano il progetto al concorso.