Поединок, il duello di Куприн

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Александр Куприн (Aleksandr Kuprin) è un altro scrittore russo che visse a cavallo tra il XIX° e il XX° secolo, in un’epoca di cambiamenti profondi e di passaggio. Proveniente da una famiglia della piccola aristocrazia, Куприн fu educato in un collegio militare e fu militare di carriera fino al 1894, quando a soli 24 anni si ritirò dall’esercito stanco di quella vita.

Scrisse Поединок (Il duello) ispirato da questa sua esperienza e da Максим Горький (Maksim Gorkiy), a cui dedicò la prima versione di questo повесть (romanzo breve) pubblicata nel 1905. In Поединок possiamo trovare un sincero racconto di tedio e disgusto per la vita di campo e una spietata critica del corrotto sistema militare di fine ‘800 – inizio ‘900, attraverso il racconto di un giovane ufficiale dalla spiccata sensibilità, Юрий Ромашов (Yuriy Romashov).

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Nel corso del romanzo, Ромашов riflette e si convince sempre più di dover abbandonare l’esercito, offrendoci una limpida confessione di inadeguatezza e di tormento per il futuro angoscioso che lo aspetta. Importanza preponderante nell’evoluzione del racconto ha poi la vita sentimentale di Ромашов, specie nel suo rapporto con Шурочка (Shurochka), la moglie di un commilitone.

La scrittura di Куприн è chiara, piacevole, ed il racconto risulta di facile lettura nonostante siano presenti dei termini propri del gergo militare. Consigliamo questo romanzo non solo a fini didattici e di esercizio, però: è infatti un’opera estremamente attuale. Sembrerà strano a dirsi, ma i patemi d’animo e le riflessioni del giovane ufficiale Ромашов sono senza tempo, e di facile immedesimazione anche e soprattutto al giorno d’oggi.

Buona lettura!

Миллионка – la Chinatown di Владивосток

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Владивосток (Vladivostok) è la città lontana per eccellenza in Russia. Si affaccia sul mar di Giappone, prossima alla Cina e alla Corea del Nord, e non stupisce quindi che, fin dalla metà del XIX° secolo, fosse la meta di numerosi emigranti cinesi.

Nel corso degli anni, la popolazione cinese di Владивосток è cresciuta fino a raggiungere nel 1910 i 50.000 abitanti, per la grandissima maggioranza stabilitisi nel quartiere Миллионка (Millionka), una vera e propria город в городе (città nella città) in cui gli abitanti potevano vivere, lavorare e anche divertirsi senza bisogno di uscirne per mesi. D’altra parte la Миллионка era (e quello che ne rimane continua ad essere) un labirinto fatto di vicoli, cortili di passaggio e passaggi in legno, caratteristiche che permisero un fiorire di attività quali il contrabbando, il gioco d’azzardo, la prostituzione, le fumerie d’oppio… Era inoltre la sede della Главное владивостокское китайское торговое общество (Società generale del commercio cinese a Vladivostok), ed infatti quando nel 1936 l’НКВД (NKVD, pronunciato enkavedè) ne intraprese la зачистка (pulizia) l’ambasciata cinese a Mosca sporse una protesta formale.

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Ad oggi gli edifici di mattoni rossi della Миллионка sono rimasti tali e quali a com’erano all’inizio del XX° secolo, ma le loro porte, scale e soffitti di legno sono sempre più logori: dagli anni ’90 l’amministrazione cittadina ha lasciato a sé la Миллионка, senza far nulla per recuperarla o demolirla. Eppure, il fascino di questa трущоба (ghetto) inizia ad attirare qualche turista ed essere l’oggetto di qualche visita guidata. Questo anche grazie ai graffiti e alle decorazioni urbane che sono apparsi negli ultimi anni, che come potete vedere qui sopra spesso ammiccano al suo turbolento e criminoso passato.

Храм всех религий a Kazan

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Казань (Kazan’) è una città del Татарстан (Tatarstan), nel cuore della Russia. Nel corso degli anni Казань è diventata una città multietnica nel vero senso della parola: circa la metà dei suoi abitanti sono tatari, e l’altra metà sono russi.

Храм всех религий (Tempio di tutte le religioni), anche noto come Вселенский храм (Tempio universale) è un complesso architettonico che riflette la molteplicità di identità religiose della regione. Ed oltre: il progetto prevede addirittura, oltre alle già esistenti церковь (chiesa), мечеть (moschea) e синагога (sinagoga), la costruzione di luoghi simbolo appartenenti a ben altre 13 religioni mondiali.

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Tuttavia, non si tratta di un luogo di culto. Ve lo spieghiamo con le parole del suo ideatore Ильдар Ханов (Ildar Khanov):

“Вселенский Храм не задумывался как место, где бок о бок будут молиться люди разных религий. Люди пока не пришли к Единобожию. Храм – архитектурный символ всех религий, музей религий. Его название: Вселенский Храм, международный культурный центр духовного единения.”

(“Il Tempio Universale non è stato pensato come un luogo dove persone di diverse religioni pregheranno fianco a fianco. Gli uomini non sono ancora arrivati a credere in un solo Dio. Il Tempio è un simbolo architettonico di tutte le religioni, un museo delle religioni. Il suo nome è: Tempio Universale, centro culturale internazionale dell’unità spirituale.”)

Вселенский Храм si trova a Казань nella località di Старое Аракчино (Staroe Arakchino), a un centinaio di metri dall’omonima stazione del treno.

Спартак Москва e i fratelli Старостин

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Tra le squadre di Mosca, lo Спартак (Spartak) è quella con la storia più appassionante.

Nato nel 1922 come squadra di quartiere col nome di Красная Пресня (Krasnaya Presnya), nel corso degli anni divenne molto di più non solo per Mosca, ma per tutta la Russia e l’Unione Sovietica. Nel 1935 il presidente del КОМСОМОЛ (Komsomol) Александр Косарев (Aleksandr Kosarev) propose di fondare una физкультурно-спортивное общество (polisportiva), e per questo era necessario trovare un nome.

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La discussione avvenne a casa dei fratelli Старостин (Starostin), che erano molto più che giocatori della Красная Пресня. Dopo una lunga discussione insoddisfacente, l’occhio di Николай (Nikolay) cadde su di un libro di Raffaello Giovagnoli più noto in Russia che in Italia: Spartaco. Il capo della rivolta degli schiavi romani: e Спартак fu.

Qui sotto potete trovare un articolo che racconta la storia dello Спартак, e rimanda per i più interessati a un libro di Alessandro Curletto sul tema.

http://www.storiedicalcio.altervista.org/curletto_spartak_starostin.html

Тёмные аллеи, i Viali Oscuri di Bunin

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Uno dei motivi per cui si inizia (e soprattutto si continua) a studiare russo è il desiderio di poter leggere in lingua originale le poesie, i racconti e i romanzi di una delle letterature più prolifiche ed apprezzate del panorama mondiale.

È evidente che la lettura di un lungo romanzo, anche per chi già riesce a leggere discretamente, è un’impresa alquanto ardua. Proprio per questo suggeriamo inizialmente di dedicarsi alla lettura di racconti, che può essere fonte di maggiori soddisfazioni. Un racconto ha di solito senso compiuto in un numero limitato di pagine, e possiamo garantire che portarne a termine la lettura è per chiunque una forte motivazione a continuare a leggere, e quindi ad esercitarsi, e quindi ad imparare.

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Ma il libro che consigliamo, “Viali Oscuri”, va ben oltre questi suggerimenti utilitaristici: è una magistrale raccolta di racconti, che girano attorno al tema dell’amore creando quadri di grande atmosfera. Ivan Bunin, l’autore, è uno dei grandi nomi della letteratura russa del ventesimo secolo: emigrato nel 1920, si stabilì in Francia a Parigi dove rimase fino alla morte nel 1953. Scrisse i racconti di questa raccolta durante la Seconda Guerra Mondiale, rifuggendo gli orrori del momento e dipingendo un mondo calmo e pacifico, con rassicuranti e languide atmosfere estive. I racconti, nonostante il fil rouge della tematica amorosa, sono di estrema varietà: ambientati in decine di località diverse, dalla provincia russa fino alla Camargue, descrivono paesaggi, personaggi e sensazioni con tanta arte che è impossibile non farsi coinvolgere.

Ne consigliamo la lettura tanto in russo quanto nella loro versione tradotta.