Il fish and chips di Одесса

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo proposto diverse ricette della одесская кухня, la cucina di Одесса, città ucraina di lingua russa sulle sponde del Mar Nero e crocevia di popoli e tradizioni.

Nella cucina di Одесса si incontrano la cucina ucraina, quella russa e quella ebraica, dando vita a piatti saporiti per ogni momento dell’anno. Oggi vi proponiamo la ricetta delle рыбные котлетки по-одесски (polpette di pesce alla odessita).

Si tratta di polpette di белая рыба (pesce bianco), la cui carne viene passata in мясорубка (tritacarne) ed impanata. Sono insaporite con масло (burro), сыр (formaggio) e укроп (aneto) ed accompagnate da картофельное пюре (puré di patate): per questo, anche se sono molto diverse, le abbiamo paragonate al fish and chips.

Qui sotto potete trovare una ricetta illustrata in lingua russa:

http://www.povarenok.ru/recipes/show/36557/

La ricetta utilizza termini comuni del lessico culinario russo, ed è di facile lettura. Seguire una ricetta, specie se illustrata, è un ottimo esercizio per migliorare la propria comprensione del russo: il testo è corto, i supporti visivi aiutano a capire il significato di quello che è scritto e si imparano sempre parole nuove.

Buon appetito!

L’insalata Мимоза raccontata da Татьяна Толстая

Oggi vi proponiamo un brano particolare: si tratta della descrizione di un piatto della cucina sovietica e russa, l’insalata Мимоза (Mimosa), tratto da un racconto di Татьяна Толстая (Tatyana Tolstaya), straordinaria autrice contemporanea, dissacrante e dallo spiccato senso dell’umorismo.

Facciamo così incontrare non solo la cucina e la letteratura, ma anche la storia recente: l’insalata Мимоза è un piatto apparso nel corso degli anni ’70, ed il racconto di Татьяна Толстая da cui è tratto il brano (Желтые цветы – Fiori gialli) si dedica decisamente più al periodo che alla ricetta.

Buona lettura e buon appetito!

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“Я, конечно, не знаю точно, кто и когда его изобрел, но помню, что с начала 70-х он начал набирать бешеную популярность, и в вечных разговорах о том, кто что как приготовил, “Мимоза” обсуждалась самым оживленным образом, как удивительная, яркая и, я бы сказала, динамическая новинка. “Мимозу” можно было приготовить из всего: она бывала с рыбой и без рыбы, с сыром и без сыра, с луком и без лука, в зависимости от настроения и от того, какой продукт был в дефиците на тот конкретный момент. Главное в ней было – майонез и натертые на терке вареные желтки, из-за сходство коих с шариками мимозы салат и получил свое название.”

“Io, certo, non so precisamente chi e quando l’ha creata, ma ricordo che dall’inizio degli anni ’70 ha iniziato ad accumulare una popolarità folle, e nelle eterne discussioni riguardo a come si preparavano i piatti (lett. “a come chi preparava cosa”), l’insalata “Mimosa” si dibatteva in modo estremamente vivace, in quanto novità sorprendente, luminosa e, direi, dinamica. L’insalata “Mimosa” si poteva preparare con qualsiasi ingrediente: poteva essere con pesce o senza pesce, con formaggio o senza formaggio, con cipolla o senza cipolla, a seconda dell’umore e di quale ingrediente mancava dagli scaffali (lett. “era in deficit”) in quel preciso momento. Quello che era fondamentale nell’insalata “Mimosa” erano la maionese e i tuorli bolliti grattugiati, a causa della cui somiglianza con le palline della mimosa l’insalata ha ricevuto il suo nome.”

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Компот, una bevanda casalinga

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È molto comune, nelle cucine, nelle cantine e nei ripostigli di Russia, Ucraina e di tutti i paesi del blocco sovietico, trovarsi di fronte dei grandi barattoli ripieni di frutta sbiadita e denso succo.

Cosa contengono? Molto semplice: компот (kompot). Si tratta di una bevanda dolce preparata facendo bollire vari tipi di frutta e aggiungendo zucchero. Vanta una lunghissima tradizione: ancora ai tempi della Русь (Rus’) era diffuso l’узвар (uzvar), a base di сухофрукты (frutti secchi) portati all’ebollizione (il nome deriva infatti dal verbo варить, bollire).

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È anche questa una buona tradizione contadina: d’estate si raccolgono frutta e verdura e si preparano консервы (conserve) in modo tale che possano essere consumate nel corso dell’inverno. Se la verdura viene messa sotto sale, dalla frutta si ottengono i vari tipi di компот (tra cui il морс – mors – a base di bacche rosse) e di варенье (marmellata – anche qui il nome viene dal verbo варить).

Qualsiasi хозяйка (padrona di casa) ve ne offrirà una bella caraffa!

Lo щи, zuppa tradizionale russa

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La zuppa è l’immancabile primo piatto, specie invernale, della cucina russa.

Tutti conoscono il борщ (borsch), la zuppa di barbabietole ucraina (che e a volte viene, sbagliando, considerata russa). Ad essere tradizionalmente russo, invece, è lo щи (shchi), a base di cavolo, così caro ai russi da essersi guadagnato il posto addirittura nei proverbi: “Щи да каша — пища наша” (“lo shchi e la kasha sono il nostro cibo”).

Ve ne proponiamo una ricetta: http://it.paperblog.com/sci-zuppa-russa-1682957/

Due consigli: sostituite la carne di bovino con delle costine di maiale, e fatele cuocere lasciandone le ossa nella pentola, ma soprattutto… aggiungete un generoso cucchiaio di сметана (smetana, panna acida) ad ogni porzione quando la servite!

 

 

Хачапури, la ricetta

Proprio ieri, parlando di Georgia, abbiamo citato la focaccia al formaggio locale.

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Anche se sicuramente è preferibile provarla in Georgia o comunque in uno degli innumerevoli ristoranti georgiani che sono sparsi per la Russia, l’Ucraina e tutti gli altri paesi dell’ex Unione Sovietica, abbiamo trovato una ricetta per provare a farla a casa qui:

http://www.ingeorgia.it/le-ricette-georgiane-khachapuri-focaccia-al-formaggio/

Come potete notare si consiglia di utilizzare un miscuglio di formaggi italiani per sostituire quelli che generalmente vengono utilizzati nella ricetta originale, il сулугуни (suluguni) o il брынза (bryndza, anche se a onor del vero quest’ultimo non è un formaggio originale georgiano).

Buon appetito!