Греков, il pittore dell’armata a cavallo

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo proposto le opere d’arte di alcuni pittori russi del secolo scorso, ed oggi continueremo in questo percorso.

Lo художник (pittore) di cui vi parleremo oggi è considerato il padre della pittura di guerra sovietica. Митрофан Греков (Mitrofan Grekov), nacque nel 1882 nel sud dell’Impero Russo, in un villaggio nell’attuale regione di Ростов (Rostov), ma iniziò a studiare pittura nell’attuale Ucraina a Одесса (Odessa).

Al fronte già durante la Prima Guerra Mondiale, nel corso della Гражданская война (Guerra Civile) combatte nelle file della 1-я Конная армия (Prima Armata a Cavallo), la Конармия di Исаак Бабель (Isaak Babel’). Alcuni tra i suoi quadri più celebri documentano e celebrano le imprese di questa leggendaria divisione al comando del maresciallo Семён Будённый (Semyon Budyonniy).

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Immediatamente dopo la sua morte nel 1934 (passarono solo due giorni!) venne fondato lo Студия военных художников имени М. Б. Грекова (Studio di arte bellica Grekov), in cui a partire da allora hanno lavorato innumerevoli artisti bellici, realizzando non solo quadri ma anche плакаты (manifesti) e sculture monumentali quali ad esempio la celebre Родина-мать зовёт! (La Madre Patria chiama!).

Potete ammirare molte delle sue opere a questo indirizzo:

http://www.maslovka.org/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=191

E approfondire la storia dello Студия Греков (ma solo in lingua russa: ottimo per esercitare le vostre capacità di comprensione del testo!) qui:

http://www.grekovstudio.ru/about/

 

Il bianco sole del deserto – un film истерн

Tra i film che vi abbiamo proposto ad oggi ci sono molte commedie e vari film storici, ma quello che vi proporremo oggi è un film di tutt’altro genere.

Белое солнце пустыни (Il bianco sole del deserto) è infatti di un film истерн (eastern), un genere peculiare di film d’avventura/azione sovietici ambientati nell’Asia sovietica o nel Caucaso, generalmente nel corso della гражданская война (guerra civile). Come è evidente il genere prende il nome dal termine inglese western, ed infatti c’è anche chi chiama questi film борщ-вестерн (borsch-western, sulla falsariga degli spaghetti western nostrani).

Il главный герой (protagonista, letteralmente eroe principale) di questo film è il красноармеец Фёдор Сухов (soldato dell’Armata Rossa Fyodor Sukhov), interpretato da Анатолий Кузнецов (Anatoliy Kuznezov), che viene incaricato di portare in salvo le nove spose del bandito Абдулла (Abdullà).

È un film molto particolare, a tratti commedia e a tratti drammatico, e vale sicuramente la pena di vederlo per chi volesse scoprire quest’altro lato della cultura russa e sovietica in genere. La versione che vi proponiamo è per di più dotata di sottotitoli in russo, ed è quindi ideale per chi sta imparando il russo e vuole migliorare le sue doti di comprensione della lingua parlata.

Per vedere il film, dovete aprire il collegamento in un’altra finestra.

Buona visione!

L’armata a cavallo di Бабель

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Исаак Бабель (Isaak Babel’) è uno scrittore russo della prima metà del XX° secolo, noto soprattutto per il suo legame con la sua città natale Одесса (Odessa), raccontata in numerosi racconti, tra cui gli Одесские рассказы (Racconti di Odessa) di cui vi abbiamo già parlato (qui sopra potete vedere il suo monumento a Одесса).

Ma Бабель ha scritto anche di altro: Конармия (Armata a cavallo) viene presentata come сборник рассказов (selezione di racconti), ma è in realtà qualcosa di più simile a un romanzo. I racconti si basano infatti sulle note raccolte dallo stesso Бабель nel corso della гражданская война (guerra civile) a inizio anni ’20, alla quale partecipò nelle file della neonata красная армия (armata rossa) sul fronte polacco.

Più precisamente, Бабель entrò a far parte della 1-я Конная армия (Prima armata a cavallo -da cui il nome tanto della raccolta quanto del suo diario: Конармейский дневник – Diario di un soldato a cavallo) e combatté sul fronte occidentale. I racconti sono infatti ambientati nei territori della attuale Ucraina occidentale, allora parte della Polonia.

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I racconti di Бабель sono estremamente realistici, genuini e sinceri, e raccontano tutto l’orrore della guerra tanto per i soldati quanto per i civili. Vi si narrano atti di eroismo, ma anche esecuzioni sommarie più o meno giustificate e frizioni all’interno della stessa 1-я Конная армия. Sono soprattutto racconti estremamente umani, che traboccano compassione per commilitoni, civili ed anche soldati nemici, e ricordano molto da vicino lo spirito delle quasi contemporanee pagine dedicate alla Prima Guerra Mondiale da Louis-Ferdinand Céline in “Voyage au bout de la nuit”.

Sicuramente per questo, dato che i racconti non si limitavano certo a glorificare le gesta della 1-я Конная армия, fin dalla pubblicazione dei primi racconti nel 1923 Бабель venne duramente criticato. Si scomodò lo stesso Семён Будённый (Semyon Budyonniy), comandante della stessa, che in un articolo di commento ad uno dei primi racconti pubblicati lo apostrofò come дегенерат (degenerato). Senz’altro più condivisibile è però il punto di vista dello scrittore più in vista dell’epoca, Максим Горький (Maksim Gor’kiy), che difese Бабель con le seguenti parole:

“Читатель внимательный, я не нахожу в книге Бабеля ничего „карикатурно-пасквильного“, наоборот: его книга возбудила у меня к бойцам „Конармии“ и любовь, и уважение, показав их действительно героями, — бесстрашные, они глубоко чувствуют величие своей борьбы”

“Sono un lettore attento, e non trovo nel libro di Babel’ nulla di “caricaturale-offensivo”, al contrario: il suo libro ha suscitato in me amore e rispetto per i soldati dell'”Armata a cavallo”, dato che me li ha mostrati realmente come eroi – senza paura, sentono profondamente la grandezza della loro battaglia”

Конармия è consigliatissimo a tutti coloro che vogliano immergersi in un’avventura a tratti cruenta, in cui non si fanno sconti a nessuno, ma anche a tutti coloro che vogliano saperne di più di un periodo storico così travagliato ed interessante (e da noi poco conosciuto). Un’avvertenza: nel suo realismo, il russo di Бабель può spesso risultare ostico dato che riproduce le parlate dialettali dei suoi personaggi (cosacchi del Don, ebrei, polacchi, ucraini…). La lettura in lingua originale è quindi consigliata preferibilmente a chi ha già una certa dimestichezza con la lettura in lingua russa.

Buona lettura!