Ташкент e la lingua russa

Ташкент (Tashkent) è la capitale dell’Узбекистан (Uzbekistan), un tempo parte dell’Impero Russo prima e dell’Unione Sovietica poi, ma oggi nazione indipendente.

Ташкент ha oltre 2 milioni di abitanti, di cui circa il 20% sono di etnia russa. A prima vista può sembrare una città sovietica, con i familiari edifici e parchi sovietici, anche se rimangono alcuni edifici di epoca precedente salvatisi dal terremoto del 1966, tra cui ad esempio la Медресе Кукельдаш (Madrasa Kukeldash, qui sotto in foto), costruita nel XVI° secolo come scuola coranica e poi utilizzata come caravanserraglio e come museo in epoca sovietica, oltre a varie chiese ortodosse per la popolazione russa (sempre in foto potete vedere  più sotto l’ottocentesca Успенский собор – Cattedrale dell’Assunzione).

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A Ташкент la diffusione e l’uso della lingua russa, però, si spingono ben oltre il 20% di popolazione russa: come in altri paesi che erano parte dell’Impero Russo prima e dell’Unione Sovietica poi, in Узбекистан la lingua russa è lingua franca, che viene utilizzata per comunicare al di fuori del proprio gruppo etnico specialmente nelle città. Questo è ancora più vero a Ташкент, dove il russo prevale e viene utilizzato praticamente ovunque al di fuori delle sedi ufficiali. Le insegne e i cartelli sono in russo, i menù nei ristoranti sono in russo e se avete bisogno di indicazioni, potete chiederle in russo.

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Speriamo con questo di avervi dato un’altra ragione per studiare ed apprendere il russo: non si parla solo in Russia, e può essere estremamente utile essere in grado di comprenderlo in molti altri paesi che furono un tempo in orbita russa.

E allora buon viaggio, ma prima… Buon apprendimento!

L’estate dei пионеры nel 1964

Добро пожаловать, или Посторонним вход воспрещён (Benvenuti, o Vietato l’ingresso agli estranei) è una кинокомедия (commedia cinematografica) del 1964, in cui a farla da padrone sono i bambini.

La trama si svolge infatti in un пионерский лагерь (campo per pionieri), l’equivalente sovietico delle nostre colonie estive. I пионеры (pionieri) erano un’organizzazione educativa e associativa per bambini sovietici, che aveva finalità patriottiche e culturali ed a tal fine organizzava attività di vario genere, tra cui appunto questi soggiorni estivi.

Questa кинокомедия è ancora oggi molto famosa in Russia ed in tutti i paesi dell’ex Unione Sovietica, per il suo umorismo scanzonato e per la sua satira non solo dell’organizzazione dei пионеры ma di tutta la società di allora. Ne consigliamo la visione anche perché, trattandosi di un film per bambini, ha un lessico semplice e dialoghi che si possono seguire facilmente. Oltretutto sono disponibili anche dei sottotitoli in inglese, quindi la visione del film è un ottimo esercizio per tutti coloro che vogliano migliorare la loro comprensione della lingua russa parlata.

https://www.youtube.com/watch?v=gi7gs4EGnCI

Per vedere il film, dovete aprire il collegamento in una nuova finestra.

Buona visione!

Живите в радости, commedia del ’79

Живите в радости (Vivete felici) è un piccolo capolavoro della commedia in lingua russa, opera del poco conosciuto (e poco attivo) Леонид Миллионщиков (Leonid Millionshikov), in veste non solo di режиссёр (regista) ma anche di сценарист (sceneggiatore).

Racconta uno spaccato di vita provinciale, dato che è ambientato in un колхоз (коллективное хозяйство – cooperativa agricola o più letteralmente proprietà collettiva) nella provincia russa, in cui vivono tutti i personaggi principali: l’inventore Митяй Пряжкин (Mityay Pryazhkin), interpretato da Леонид Куравлёв (Leonid Kuravlyov), il suo consigliere дед Афоня (Nonno Afonya) e le rispettive mogli, e tutti gli altri abitanti del колхоз, Дубровка (Dubrovka).

Пряжкин ha a cuore la sorte di tutta Дубровка, e passa giorno e notte riparando la ferraglia degli altri abitanti e cercando di inventarsi qualsiasi tipo di apparato che possa migliorare la vita nel колхоз. Il film riesce a trasmettere perfettamente tanto la tranquillità della vita in campagna quanto le complessità della burocrazia cittadina (Пряжкин viene inviato a Тверь – Tver’ – per cercare di ottenere il noleggio dei macchinari necessari a costruire un ponte sul fiume).

È un film dai dialoghi semplici, ottimo per chi volesse esercitare la sua comprensione del russo parlato, anche in considerazione degli accenti campagnoli di alcuni dei personaggi (su tutti дед Афоня) che vi permetteranno di migliorare la vostra capacità di capire i vostri interlocutori di lingua russa a prescindere dalla loro provenienza. Ma soprattutto lo consigliamo a chi volesse immergersi nell’atmosfera brezhneviana di cui in tanti oggi hanno nostalgia.

Per vedere il film, aprite il link in un’altra finestra.

Buona visione!

Ian Berry e Одесса a inizio anni ’80

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Vi abbiamo già scritto più volte di Одесса (Odessa), la città fondata dall’imperatrice russa Екатерина II (Caterina Seconda) nel 1794 sulle sponde del Черное море (Mar Nero), oggi una delle più grandi città dell’Ucraina in seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica.

È una città che, nella sua storia, è sempre stata uno dei cuori artistici dell’Impero Russo prima, e dell’Unione Sovietica poi: Одесса è letteraturaОдесса è cinema. Одесса è senz’altro la città di lingua russa più famosa ed importante al di fuori della Russia, e questo non solo grazie al suo porto e alla sua posizione strategica, ma anche grazie alla sua unica atmosfera.

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Il fotografo britannico Ian Berry visitò Одесса nel 1982, proprio alla fine di quell’era brezhneviana (che prende il nome da Леонид Брежнев – Leonid Brezhnev) a cui oggi in parecchi scottati dai лихие девяностые (i selvaggi anni novanta) guardano con nostalgia.

Potete trovare le sue foto a questo link:

https://www.slavorum.org/nostalgic-ukrainian-photos-set-in-soviet-era-odessa-by-ian-berry/

Vi consigliamo di guardarle con attenzione, dato che permettono di comprendere almeno un po’ di quello che Одесса era e in certa misura continua ad essere. E se queste foto dovessero ispirarvi a visitarla… fatelo! Troverete una città un po’ malandata, ma ancora altrettanto affascinante. Specialmente nel corso dell’estate, che appunto sta per iniziare!

Una chiesa particolare a Саратов

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Саратов (Saratov) è una grossa città del centro-sud della Россия (Russia), che sorge sulla riva destra del Волга (Volga) a meno di 400 km dalla città di Волгоград (Volgograd).

Anche se Саратов ha una storia multicentenaria (venne fondata nel XVII° secolo) e può vantare alcuni edifici di indubbio interesse storico, il monumento indubbiamente più particolare è la singolare церковь (chiesa) Утоли моя печали (Allevia i miei dolori) che venne costruita a inizio XX° secolo su progetto dell’architetto modernista russo Пётр Зыбин (Pyotr Zybin).

Questa церковь, dedicata all’omonima icona della Madonna, è come potete vedere dalle immagini un fiorire di decorazioni di ogni genere, che la rendono unica nel panorama delle chiese russe: pur utilizzando le forme della tradizione ortodossa, infatti, l’abbinamento delle stesse è inusuale, specie dal punto di vista dell’accostamento dei colori.

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Come ha fatto a superare indenne l’era sovietica e a conservarsi fino ai nostri giorni? Una церковь così recente, per definizione di poco interesse storico e posizionata in pieno centro, era evidentemente a rischio demolizione. Ma la sua forma raccolta e il suo sviluppo verticale la rendevano perfetta a fini di divulgazione scientifica: a partire dal 1948 venne infatti utilizzata come планетарий (planetario), installandovi una cupola del diametro di 6 metri.

Se vi doveste trovare a Саратов, non potete mancare di visitarla e di ammirare le sue cupole variopinte dalla antistante улица Волжская (via del Volga)!

Ильф и Петров e le 12 sedie

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Vi abbiamo già presentato una versione cinematografica di Двенадцать стульев (Le dodici sedie), che vi consigliamo assolutamente di vedere. Oggi però vogliamo parlarvi degli autori di questo capolavoro umoristico.

Илья Ильф (Il’ya Il’f) e Евгений Петров (Evgeniy Petrov) iniziarono a scrivere questo роман (romanzo) a quattro mani nell’estate del 1927, quando il già affermato Валентин Катаев (Valentin Katayev) scherzando disse a Ильф e Петров che avrebbe voluto essere il Dumas padre della letteratura sovietica, e che aveva bisogno di altri scrittori che sviluppassero le sue idee lasciando poi a lui solo il compito di rileggere e correggere. Fu lo stesso Катаев a suggerire a Ильф e Петров di scrivere un авантюрный роман (romanzo d’avventura) su dei soldi nascosti in una poltrona. Lui avrebbe poi letto e corretto il черновик (bozza).

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Ильф e Петров si dedicarono anima e corpo al progetto, e quando portarono il primo capitolo a Катаев questi disse loro che non avevano bisogno del suo aiuto e potevano continuare da soli, solo dovevano dedicarlo a lui e regalargli un portasigari d’oro con i soldi ricevuti dalla pubblicazione del роман.

Il risultato di questa collaborazione è forse il più famoso авантюрный роман in lingua russa dell’epoca, in cui i due scrittori odessiti hanno fuso un intreccio complesso e un umorismo leggero, scrivendo in un russo immediato e variopinto (specialmente quando a prendere la parola è Остап Бендер – Ostap Bender). Sono entrati nella cultura russa (e di lingua russa) non solo i personaggi di Двенадцать стульев, ma anche e soprattutto innumerevoli цитата (citazioni) che sono ormai di uso comune. Su tutte, come non ricordare “А может тебе ещё дать ключ от квартиры, где деньги лежат?” (“Magari vuoi anche le chiavi dell’appartamento dove ci sono i soldi?”), che Остап Бендер pronuncia nel primo capitolo e ripete più volte nel corso del роман.

Consigliamo la lettura di questo divertentissimo роман a tutti coloro che vogliono esercitare la loro comprensione del russo scritto: le frasi sono generalmente piuttosto brevi, ed il lessico utilizzato per quanto non semplicissimo non ostacola la comprensione dell’intreccio.

Buona lettura!

Борис Пайчадзе, il più grande calciatore georgiano

Борис Пайчадзе (Boris Paichadze) nacque nel 1915 in un piccolo paese della Грузия (Georgia), allora parte della Российская империя (Impero russo).

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La sua abilità col pallone tra i piedi nel ruolo di нападающий (attaccante) lo fece arrivare a giocare per la Динамо Тбилиси (Dinamo Tbilisi), dove lo portò il temutissimo Лаврентий Берия (Lavrentiy Beria), ex-giocatore e grandissimo tifoso della stessa squadra, ed allora Первый секретарь (Primo Segretario, e quindi plenipotenziario) del partito in Грузия. Il suo trasferimento dal Поти (Poti), piccola squadra di provincia, venne ordinato da Берия nel 1936, prima dell’inizio del primo campionato di calcio dell’Unione Sovietica, in cui Берия voleva vedere trionfare la sua Динамо Тбилиси (non ci riuscì mai: venne condannato a morte ben prima che la Динамо Тбилиси vincesse il suo primo ed unico titolo nel 1964).

Oggi lo stadio della Динамо Тбилиси porta il suo nome.

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La sua storia, appassionante ed interessante, è meravigliosamente raccontata in questo articolo in lingua italiana su di lui:

Boris Paichadze: lo strano destino del campione georgiano

In lingua russa e per permettervi di esercitare la vostra comprensione del russo scritto, invece, vi riportiamo quest’altro articolo, che fornisce anche una raccolta di opinioni di giornalisti dell’epoca riguardo allo stile di gioco di Борис Пайчадзе:

http://www.peoples.ru/sport/football/paichadze/history.html

Buona lettura!

La солянка: una zuppa molto saporita

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La солянка (solyanka) è una zuppa tipica russa, che prevede un brodo molto saporito grazie all’aggiunta di ingredienti quali солёные огурцы (cetrioli sotto sale) e маслины (olive), oltre che diversi tipi di солено-копченые мясные изделия (prodotti di carne salata e affumicata).

Il nome che porta, солянка, è in realtà una deformazione di селянка (selyanka). Si tratta infatti di un piatto dalla tradizione ben più che centenaria, che veniva preparato dai cuochi dei signori e presentato come la zuppa del селянин (contadino). Il termine селянин però non si usa più, sostituito da крестьянин, e il nome originale di questa zuppa è andato modificandosi, sostituendo la prima vocale. C’è da dire che questa evoluzione della lingua russa è perfettamente ragionevole, dato che si tratta di un piatto generalmente ben salato (соль significa infatti sale)!

Ve ne proponiamo una ricetta in italiano, per permettere a tutti di gustarne anche senza imparare il russo o impegnarsi a tradurre la ricetta:

http://www.cookaround.com/ricetta/solyanka.html

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Buon appetito!

Un фильм-катастрофа tardo-sovietico (1985)

Поезд вне расписания (Treno fuori orario) è un фильм-катастрофа (film catastrofico) del 1985, girato prevalentemente in Молдавия (Moldavia) anche se pubblicato dalla Одесская киностудия (Studio Cinematografico di Odessa). All’epoca come oggi, tanto la Молдавия come quella zona dell’Украина (Ucraina) dove si trova Одесса sono territori in cui si parla russo, e questo film è infatti in lingua russa.

In questo film si racconta una vicenda piuttosto singolare: a causa di un malore del машинист (macchinista), un поезд semi-vuoto avanza senza controllo di stazione in stazione prendendo velocità. Sul поезд si trovano solo quattro passeggeri: un gruppo di tre ragazzi ed un loro coetaneo ученик (studente) di un железнодорожное профессионально-техническое училище (istituto tecnico-professionale ferroviario). Il loro viaggio, inizialmente spensierato, cambia quando si accorgono che il поезд non si ferma alle stazioni previste ed avanza a tutta velocità anche на красный сигнал (col rosso).

Consigliamo di vederlo per esercitare la vostra comprensione della lingua russa: è un film in cui i dialoghi sono piuttosto corti e semplici, dato che si limitano alle conversazioni dei ragazzi e del personale operativo coinvolto nelle operazioni di salvataggio. Di conseguenza il vocabolario usato è piuttosto limitato, ed anche i termini del gergo ferroviario utilizzati non complicano la comprensione della vicenda. È oltretutto interessante vedere come, ancora nel 1985, il cinema sovietico continuasse nel suo intento didattico, per formare i cittadini dell’Unione Sovietica con esempi edificanti.

Buona visione!

Un’altra delizia: скумбрия копченая

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Chiunque di voi sia entrato in un negozio di alimentari russo, avrà notato che dietro il vetro del bancone riposano vari tipi di pesce marinato, alcuni in salamoia ed altri a secco. Le conserve di pesce all’antica sono una pietanza molto diffusa in tutto il territorio della Russia e di tutti i territori che fecero parte dell’Unione Sovietica, ma ce n’è una che per nostro gusto personale riteniamo essere migliore delle altre: la скумбрия копченая (sgombro affumicato).

Il termine  копчение sta appunto ad indicare l’affumicatura, che può essere холодное (a condizioni di temperatura ambiente, per molte ore e spesso giorni) o горячее (a temperature più alte, per non più di qualche ora). Per la скумбрия si utilizzano anche diversi metodi di фальшивое копчение (falsa affumicatura), laddove non sia possibile per ragioni di spazio, attrezzatura o tempo procedere ad una vera копчение. Ad esempio, si può “affumicare” в луковой шелухе (nelle bucce di cipolla), в чае (nel té) o usando il жидкий дым (fumo liquido).

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Non si può garantire di trovare della buona скумбрия копченая ovunque, ma vi assicuriamo che quando è di buona qualità è una vera delizia, ed infatti è una pietanza apprezzatissima dai russi e da tutte le popolazioni di lingua russa. Per servirla, tagliatela a pezzetti e accompagnatela con лук (cipolla) tagliata fine e маслины черные (olive nere).

Buon appetito!