Кысь di Татьяна Толстая

tatyana_tolstaya_590ch332

Татьяна Толстая (Tatyana Tolstaya) è un personaggio poliedrico, che oltre ad essere una scrittrice formidabile è anche giornalista, insegnante e conduttrice televisiva.

Nata nel 1951 a Ленинград (Leningrado), iniziò a scrivere quando, dopo un’operazione agli occhi, rimase bendata un mese intero. Non potendo leggere, diede sfogo alla sua fantasia, ed ebbe le idee per i suoi primi racconti (poi raccolti in “На золотом крыльце сидели…” – tradotto anche in italiano come “Sotto il portico dorato”).

“Кысь” (“Kys'”è invece il suo primo romanzo, pubblicato nel 2001, che Татьяна Толстая ha scritto in un periodo di ben 14 anni. Il romanzo è ambientato in uno scenario post-apocalittico, in cui le persone sono vittime di mutazioni e la conoscenza umana è regredita di centinaia di anni, tanto che Татьяна Толстая utilizza un linguaggio corrotto tra il dialettale e l’ignorante. Nel buio si aggira il Кысь, un mostro mai visto da nessuno che urla in modo terribile e si nutre della ragione di chi rimane solo. In questo scenario disperato, però, Татьяна Толстая ambienta un romanzo non tanto drammatico quanto satirico.

Кысь è un libro di difficile lettura, ma incredibilmente profondo. Purtroppo non è stato tradotto in italiano, ma se ne può trovare la versione inglese, “The Slynx”.

d0a2d0b0d182d18cd18fd0bdd0b0_d0a2d0bed0bbd181d182d0b0d18f_d09ad18bd181d18c  51gg6f1ziwl-_sy344_bo1204203200_

A chi volesse leggere qualcosa di Татьяна Толстая in italiano, tuttavia, non possiamo che consigliare il bellissimo “Sotto il portico dorato”, straordinaria raccolta di racconti disponibile anche in Italia.

Le distanze nella Первенство Футбольной национальной лиги

fnl-map-futbolgrad-com_

Basta guardare una qualsiasi cartina per vederlo: la Russia è sterminata, e dire “над Россией солнце никогда не заходит” (“il  sole non tramonta mai sulla Russia”) non sarà assolutamente corretto, ma nemmeno è poi lontano dalla verità. Per di più oltre alle distanze ci si mettono anche le condizioni delle strade e delle ferrovie, che passano in territori con un clima estremo.

Oggi queste distanze si possono percorrere via aria, ma dato che i ritmi sono cambiati i problemi rimangono. Tra chi viaggia di più ci sono le squadre della Первенство Футбольной национальной лиги (Campionato della lega nazionale calcio), l’equivalente della Serie B nostrana. Se qualche volta avete pensato con compassione alle vicende dei giocatori delle squadre sarde per i viaggi che si devono sobbarcare ad ogni trasferta, ripensateci dopo aver letto questo bellissimo articolo di Nogometni:

http://nogometni.it/2015/09/05/le-distanze-della-seconda-divisione-russa/

Салат оливье – l’insalata russa

271755-960x720-festlicher-fleisch-kartoffel-salat

L’insalata russa è in realtà un po’ diversa da quella che prepariamo qui in Italia.

Nei paesi dell’Ex Unione Sovietica viene chiamata салат Оливье (insalata Olivier, pronunciato “Alivié”), ed è il più tipico dei piatti che si possono trovare su di una tavola imbandita per Новый год (capodanno, nella tradizione dei paesi sovietici più importante e festeggiato dello stesso Рождество – Natale, che per gli ortodossi secondo il calendario giuliano cade il 7 gennaio).

Si narra venne creata nel XIX° da un famoso cuoco francese, ma la ricetta popolare tramandata fino ad oggi poco ha a che vedere con il piatto originale. Potete vederne una ricetta qui sotto:

http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=184540

Consigliamo solo (un’altra volta!) di utilizzare non solo la maionese ma anche la сметана, in parti uguali.

Una curiosità: nel 2009 il giornale Труд (Lavoro) iniziò a pubblicare un индекс оливье, indice dei prezzi che misura il livello dell’inflazione degli alimentari. Pare questo indice sia molto più affidabile degli indici statistici ufficiali. E non è difficile a credersi, dato che questo indice big-mac russo si fonda su di prodotti di consumo comune quali patate, carote, carne, uova, cetrioli sotto sale, piselli in scatola, maionese e сметана.

Храм Покрова Пресвятой Богородицы

dsc_3242-1024x674

Di solito si consiglia di visitare templi antichi, edifici che hanno una loro storia, o altrimenti edifici nuovi decorati o costruiti con uno stile innovativo.

Oggi faremo un’eccezione: la Храм Покрова Пресвятой Богородицы (Chiesa della Protezione della Madre di Dio) di Ясенево (Yasenevo, nella periferia di Mosca). È un edificio nuovissimo, consacrato solo lo scorso 27 dicembre 2015 e costruito nel giro di soli 7 anni, e dalle forme e decorazioni più che classiche (con il chiaro intento di imitare l’arte bizantino-normanna).

È interessante anche sapere come e da chi è stata costruita: i fondi si sono trovati senza grandi mecenati, ma grazie a piccole donazioni di oltre 800.000 persone, e i mosaici sono stati progettati ed assemblati non da professionisti ma da 225 volontari, persone comuni dalle professioni più disparate, sotto la guida di un mosaicista pensionato che ha insegnato la tecnica a chiunque si presentasse e volesse lavorare.

A questo indirizzo potete farne un giro virtuale:

http://www.hrampokrov.ru/virtour/vtupper201501/

Per arrivarci, potete scendere a Ясенево sulla linea Калужско-Рижская (Kaluzhsko-Rizhskaya) della metro moscovita.

Служебный роман – commedia con Мягков

5v43bq

Abbiamo già parlato delle commedie sovietiche, molto amate ancora oggi da generazioni e generazioni di russi, ucraini, bielorussi e chi più ne ha più ne metta.

Uno dei più grandi interpreti della commedia sovietica, conosciuto veramente da tutti, è Андрей Мягков (Andrey Myagkov), protagonista di parecchi capolavori della cinematografia soprattutto negli anni ’70 (oltre a Служебный роман non mancheremo di proporvi Ирония судьбы, или С лёгким паром! e Гараж). Con il suo caratteristico aspetto (gli occhiali spessi, i baffi e l’ampia fronte), la sua è un’immagine familiare per chiunque nei paesi dell’Ex Unione Sovietica. 

Interpreta spesso (ed è il caso in questo film) personaggi confusionari, inaffidabili, goffi, ed è impareggiabile nel rappresentarne la timidezza.

In questo film potrete anche godervi una straordinaria Алиса Фрейндлих (Alisa Freyndlich), oltre che la bellissima colonna sonora di Андрей Петров (Andrey Petrov), con esibizioni canore tanto di Мягков quanto della Фрейндлих!

https://www.youtube.com/watch?v=cmylNwnR9qQ

https://www.youtube.com/watch?v=JPjr65ncLL8

Aprite i link in un’altra finestra per vedere il film. Potete attivare i sottotitoli in inglese cliccando su “Subtitles/closed captions” in basso a destra.

Buona visione!

Дом Павлова – il condominio fortezza

303px-pavlovs_house

Nel settembre del 1942 le strade e gli edifici sventrati di Сталинград (Stalingrado, oggi Волгоград – Volgograd) erano il teatro di terribili battaglie. Città simbolo (portando il nome del capo di stato Сталин) e al contempo ultimo baluardo sul fiume Волга, Сталинград era diventata l’oggetto di una vera e propria ossessione di Hitler, che voleva conquistarla ad ogni costo.

I difensori della città, guidati da Василий Чуйков (Vassiliy Chuykov, generale della 62esima armata), si asserragliavano in qualsiasi costruzione particolarmente solida, organizzandovi delle guarnigioni difensive capaci di attaccare tutt’attorno sulle posizioni dei nazisti.

La più famosa di queste strutture difensive divenne la Дом Павлова (letteralmente la casa di Pavlov), un condominio di quattro piani posizionato tra площадь Ленина (ploshad’ Lenina) e Советская улица (Sovietskaya uliza), in un punto tatticamente importantissimo che permetteva di controllare tutta l’area circostante e difendere l’accesso al Волга. Su ordine del colonnello Иван Елин (Ivan Elin), venne conquistata e poi difesa da un manipolo di soldati sotto il comando del sergente Яков Павлов (Yakov Pavlov).

Nonostante i continui attacchi dei nazisti, la Дом Павлова resisteva come una fortezza, proteggendo inoltre dei civili che vivevano ancora allora nelle cantine. Era una fortezza armata, per di più, dato che i soldati sovietici sparavano dalle loro posizioni dietro ogni finestra e ogni squarcio nelle mura. La Дом Павлова resistette ben 58 giorni, dal 23 settembre al 25 novembre del 1942, fino a che la linea del fronte venne finalmente spostata a ovest dal vittorioso contrattacco dei sovietici (che come è noto si concluse solo 2500 chilometri più in là, a Berlino).

La Дом Павлова è stata poi restaurata ed è oggi un monumento a ricordo delle gesta dei 31 soldati sovietici che la difesero, come potete vedere nella foto qui sotto.

300px-d094d0bed0bc_d09fd0b0d0b2d0bbd0bed0b2d0b0_03

La scritta recita:

“В доме этом слились воедино подвиг ратный и трудовой” (“In questa casa si sono fuse in uno le prodezze dei soldati e dei lavoratori”)

Una curiosità: nelle sue memorie il generale Чуйков afferma

“Небольшая группа, обороняя один дом, уничтожила вражеских солдат больше, чем гитлеровцы потеряли при взятии Парижа” (“Un piccolo gruppo, difendendo una sola casa, ha distrutto più soldati nemici di quanti i nazisti ne abbiano persi per conquistare Parigi”)

Ma in realtà questa frase non ha nessun significato, dato che Parigi si arrese senza combattere!

Lo щи, zuppa tradizionale russa

346

La zuppa è l’immancabile primo piatto, specie invernale, della cucina russa.

Tutti conoscono il борщ (borsch), la zuppa di barbabietole ucraina (che e a volte viene, sbagliando, considerata russa). Ad essere tradizionalmente russo, invece, è lo щи (shchi), a base di cavolo, così caro ai russi da essersi guadagnato il posto addirittura nei proverbi: “Щи да каша — пища наша” (“lo shchi e la kasha sono il nostro cibo”).

Ve ne proponiamo una ricetta: http://it.paperblog.com/sci-zuppa-russa-1682957/

Due consigli: sostituite la carne di bovino con delle costine di maiale, e fatele cuocere lasciandone le ossa nella pentola, ma soprattutto… aggiungete un generoso cucchiaio di сметана (smetana, panna acida) ad ogni porzione quando la servite!

 

 

Владимир Каминер, lo scrittore russo che scrive in tedesco

kaminer

È noto che Nabokov, dopo aver scritto in lingua russa le sue prime opere, a partire dal 1940 scrisse praticamente solo in inglese. “Lolita”, ad esempio, è un’opera in lingua inglese (poi tradotta dallo stesso Nabokov in russo).

Il caso di Владимир Каминер (Wladimir Kaminer) è ancora diverso: la sua produzione letteraria è tutta in lingua tedesca. Nato nel 1967 e vissuto in Russia fino al 1990, si trasferì poi a Berlino dove ha vissuto da allora, inizialmente come rifugiato.

Anche se sono scritte in tedesco, le sue opere parlano di temi “russi” in senso lato: “Militarmusik” (di cui potete vedere la copertina dell’edizione italiana qui sotto) racconta la sua infanzia in Unione Sovietica, mentre il più famoso “Russendisko” propone un quadro scanzonato della vita della diaspora russa a Berlino nei primi anni ’90.

kaminer-militar

Se dobbiamo sceglierne uno tra i due, consigliamo senz’altro “Militarmusik”: un libro brillante, molto piacevole e divertente che offre uno scorcio molto interessante sulla vita all’epoca di Брежнев (Brezhnev).

Усатый козел! – Capra baffuta!

L’анекдот in lingua russa altro non è che la nostra barzelletta.

Ci sono barzellette su di qualsiasi tema e, come da noi, al fine di sdrammatizzare si ride anche di tematiche serie se non tragiche. Vi proponiamo ad esempio questo sketch ambientato nel momento peggiore (1942) della Seconda Guerra Mondiale:

https://www.youtube.com/watch?v=Wk4A2BSoBQY

Lo sketch inscena questa barzelletta:

Генерал выходит от Сталина и бурчит «Усатый козел! ». Адъютант мигом это Сталину донес, тот вернул генерала: « Кого это Вы имели в виду, товарищ генерал? » « Гитлера, конечно ». Сталин – адъютанту: « А ты на кого подумал? »

Un generale esce dall’ufficio di Stalin e borbotta “Capra baffuta!”. L’assistente riferisce subito a Stalin, che fa tornare il generale: “A chi si riferiva, compagno generale?” “A Hitler, ovviamente”. E Stalin chiede all’assistente: “E tu a chi hai pensato”

Il secondo episodio di Винни Пух

Nel secondo episodio dell’edizione sovietica (1971), Винни Пух (Winnie Pooh) e Пятачок (Pimpi) vanno a visitare Кролик (Tappo).

Il regista è Фёдор Хитрук (Fyodor Khitruk), un grandissimo del cartone animato sovietico attivo fin dal 1938. Per realizzare il cartone animato ha utilizzato degli sfondi disegnati con stile infantile, sui quali l’azione si svolge in due dimensioni (come è solito nelle sue opere). A dare la voce a Винни Пух e Пятачок sono rispettivamente Евгений Леонов (Evgeniy Leonov) e Ия Саввина (Iya Savvina), entrambi attori tanto di cinema quanto di teatro.

https://www.youtube.com/watch?v=AdogzjfzKTM

In questo video, come nel primo, anche se non sapete la lingua russa potete approfittare dei sottotitoli in inglese.