Храм всех религий a Kazan

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Казань (Kazan’) è una città del Татарстан (Tatarstan), nel cuore della Russia. Nel corso degli anni Казань è diventata una città multietnica nel vero senso della parola: circa la metà dei suoi abitanti sono tatari, e l’altra metà sono russi.

Храм всех религий (Tempio di tutte le religioni), anche noto come Вселенский храм (Tempio universale) è un complesso architettonico che riflette la molteplicità di identità religiose della regione. Ed oltre: il progetto prevede addirittura, oltre alle già esistenti церковь (chiesa), мечеть (moschea) e синагога (sinagoga), la costruzione di luoghi simbolo appartenenti a ben altre 13 religioni mondiali.

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Tuttavia, non si tratta di un luogo di culto. Ve lo spieghiamo con le parole del suo ideatore Ильдар Ханов (Ildar Khanov):

“Вселенский Храм не задумывался как место, где бок о бок будут молиться люди разных религий. Люди пока не пришли к Единобожию. Храм – архитектурный символ всех религий, музей религий. Его название: Вселенский Храм, международный культурный центр духовного единения.”

(“Il Tempio Universale non è stato pensato come un luogo dove persone di diverse religioni pregheranno fianco a fianco. Gli uomini non sono ancora arrivati a credere in un solo Dio. Il Tempio è un simbolo architettonico di tutte le religioni, un museo delle religioni. Il suo nome è: Tempio Universale, centro culturale internazionale dell’unità spirituale.”)

Вселенский Храм si trova a Казань nella località di Старое Аракчино (Staroe Arakchino), a un centinaio di metri dall’omonima stazione del treno.

Субботний вечер – il sabato sera dei 3 georgiani

Anche oggi vi proponiamo un cortometraggio della serie dei Фильмы про трех грузинов (film dei tre georgiani) di Реваз Габриадзе (Revaz Gabriadze).

Questa volta i tre hanno una piccola incomprensione, e Бесо (Beso) scatta l’inseguimento degli altri due. Sembra risolversi tutto quando i due trovano una vecchia Запорожец (Zaporozhez), ma Бесо non si arrende…

Come già per Пари, anche Субботний вечер (Sabato sera) è consigliatissimo a chi sta imparando il russo e vuole cimentarsi nella visione (e nell’ascolto!) di qualcosa di non impegnativo: pochi dialoghi, frasi corte e situazioni che aiutano la comprensione di quello che viene detto. Una semplice lezione di russo, tra una risata e l’altra!

Деруны – frittelle di patate

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Anche oggi vi proponiamo un piatto della tradizione ucraina: i деруны (deruny), delle semplici ma gustosissime frittelle di patate.

Sono un piatto tradizionale, già menzionato dal cuoco polacco Ян Шитлер (Jan Szittler) nei suoi libri di cucina negli anni ’30 del XIX° secolo. Nel corso degli anni si sono infatti diffusi in tutti i paesi dell’est: dalla Russia alla Polonia, dalla Lituania fino addirittura ad Israele.

Questa è la ricetta:

http://ricetteper.com/view/DERUNY_frittelle_di_patate_ucraino/26237

Da servire rigorosamente con abbondanti dosi di сметана (panna acida)!

Спартак Москва e i fratelli Старостин

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Tra le squadre di Mosca, lo Спартак (Spartak) è quella con la storia più appassionante.

Nato nel 1922 come squadra di quartiere col nome di Красная Пресня (Krasnaya Presnya), nel corso degli anni divenne molto di più non solo per Mosca, ma per tutta la Russia e l’Unione Sovietica. Nel 1935 il presidente del КОМСОМОЛ (Komsomol) Александр Косарев (Aleksandr Kosarev) propose di fondare una физкультурно-спортивное общество (polisportiva), e per questo era necessario trovare un nome.

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La discussione avvenne a casa dei fratelli Старостин (Starostin), che erano molto più che giocatori della Красная Пресня. Dopo una lunga discussione insoddisfacente, l’occhio di Николай (Nikolay) cadde su di un libro di Raffaello Giovagnoli più noto in Russia che in Italia: Spartaco. Il capo della rivolta degli schiavi romani: e Спартак fu.

Qui sotto potete trovare un articolo che racconta la storia dello Спартак, e rimanda per i più interessati a un libro di Alessandro Curletto sul tema.

http://www.storiedicalcio.altervista.org/curletto_spartak_starostin.html

Зеленый борщ – il borsch verde

Anche se il борщ più famoso è quello rosso, quello fatto con le barbabietole, non è l’unico.

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Sempre dall’Ucraina proviene infatti la versione verde, che prende il nome dal colore dello щавель (acetosa), l’erba che viene utilizzata per dargli il caratteristico gusto acidulo.

La ricetta qui sotto contiene tutti i sostanziosi ingredienti di questa meravigliosa zuppa: uova, carne (meglio le costine!), patate… ma faremmo qualche modifica: manca il riso, che va aggiunto assieme alle patate, e le uova non vanno sbattute ma bollite intere e poi tagliate a pezzetti.

http://natashaskitchen.com/2011/04/26/shchavel-borscht-sorrel-soup/

Se (come è probabile, dato che da noi non è molto diffuso) lo щавель non fosse disponibile, il борщ si può fare ugualmente con gli spinaci, ma aggiungendo del succo di limone per mantenere il gusto aspro dello щавель.

Кремль – ma non a Mosca

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La parola кремль (cremlino) in lingua russa sta ad indicare delle città fortificate. Ai tempi della Русь (Rus’), infatti, solo quei punti abitati circondati da mura venivano considerati город (città).

Sebbene il кремль per eccellenza sia senz’altro il Московский Кремль (Cremlino di Mosca), la Russia è disseminata di questi complessi monumentali. Alcuni di loro vengono chiamati кремль anche senza essere tali, come quello di cui parleremo oggi: il Ростовский кремль (cremlino di Rostov), anche noto come Митрополичий двор (corte del Metropolita).

Questo кремль si trova sulle sponde del lago Неро (Nero), e venne costruito su ordine dal Metropolita Иона Сысоевич (Iona Sysoevich) dal 1670 al 1683. Le sue mura non hanno una vera e propria funzione difensiva (motivo per cui non è tecnicamente un кремль), dato che l’intenzione di Иона Сысоевич era diversa: creare il рай (paradiso) descritto nella Bibbia (un giardino circondato da mura con torri con uno specchio d’acqua al suo centro).

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Con le sue sette chiese e il suo caratteristico звонница (campanile a vela), fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Evitiamo malintesi: non si trova a Ростов-на-Дону (Rostov-na-Donu), ma a Ростов Великий (Rostov Velikiy) nella Ярославская область (regione di Yaroslavl’). La distanza è di quasi 1500 chilometri, quindi attenzione!

Пари – la scommessa dei 3 georgiani

Пари (La scommessa) è un cortometraggio parte del ciclo conosciuto come Фильмы про трех грузинов (i film dei tre georgiani), dello scenarista Реваз Габриадзе (Revaz Gabriadze).

Габриадзе, nativo di Кутаиси, ci porta sulle sperdute strade di montagna della Грузия (Georgia) per seguire le allegre avventure di tre operai stradali, Виссарион, Гиглар e Берик (Vissarion, Giglar e Berik).

Ve lo consigliamo per due motivi: il primo è la bizzarra comicità del trio, le cui vicende hanno come teatro luoghi affascinanti dall’atmosfera sonnolenta, mentre il secondo è (nonostante i forti accenti!) la semplicità dei dialoghi.

Vale quello che abbiamo già detto parlando di racconti: un cortometraggio come questo è assolutamente consigliato a chi vuole fare passi in avanti nell’apprendimento della lingua russa. La comprensione dei dialoghi, infatti, è facilitata dalla brevità delle frasi e dal contesto in cui vengono pronunciati. Per di più, la corta durata di questo episodio aiuta anche a vincere la pigrizia: anche riascoltando più e più volte non stiamo parlando di un film di oltre due ore!

Buona visione!

Семейное счастие – la felicità secondo Толстой

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Sebbene Лев Толстой (Lev Tolstoy) non abbia bisogno di presentazioni, il romanzo che vi proponiamo oggi non è tra le sue opere più conosciute.

Семейное счастие (Felicità familiare) è il suo primo romanzo, scritto nel 1859. Vi si racconta la storia della diciassettenne Маша (Masha), rimasta orfana con una sorella più piccola, e della sua ancora di salvezza, il trentasettenne Сергей Михайлович (Sergey Mikhailovich), già amico di famiglia ed ora suo опекун (tutore).

Vi si racconta di come per Маша il senso di gratitudine per l’aiuto prestato da Сергей Михайлович diventi amore. Il sentimento è condiviso, e i due si sposano. E dopo il matrimonio… Non raccontiamo oltre, perché anche in questo caso la BUR viene in soccorso e ci fornisce una versione con testo a fronte, enorme aiuto per chi vuole leggere ma ancora non è in grado di farlo: leggere, non smetteremo mai di ripeterlo, è un esercizio sublime ed efficace per chi vuole imparare il russo.

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Самогонщики – i distillatori clandestini

Трус, Балбес и Бывалый (Trus, Balbes i Byvaliy) sono una via di mezzo tra la Banda Bassotti e Benny Hill. Sono degli anti-eroi, dei ceffi sempre invischiati in attività illegali che, da copione, finiscono sempre per pagarla cara.

Il regista di questo cortometraggio, Леонид Гайдай (Leonid Gaidai) è un grandissimo della commedia sovietica, di cui vi abbiamo già proposto questo.

Ma cosa fanno Трус, Балбес и Бывалый in questo cortometraggio? Producono самогон (samogon), ovverosia vodka fatta in casa illegalmente.

Non parlano molto, anzi, ma si può sempre approfittarne per imparare un po’ di russo! Qui trovate il testo della canzone che cantano all’inizio:

 

Без каких-нибудь особенных затрат (senza particolari spese)
Создан этот самогонный аппарат, (abbiamo creato questo apparato per la distillazione)
А приносит он, друзья, доход, (amici, lui porta profitto)
Между прочим, круглый год! (tra le altre cose, tutto l’anno!)

Я, признаться откровенно, очень рад (se devo essere sincero, sono molto contento)
Лечь под этот электронный агрегат, (di sdraiarmi sotto questo macchinario elettronico)
Чтобы капал самогон мне в рот (per farmi gocciolare il самогон in bocca)
Днем и ночью круглый год! (giorno e notte, tutto l’anno!)

А вот люди меж собою говорят: (ed ecco che la gente dice tra sé e sé:)
За такой вот хитроумный аппарат (per questo furbo apparato)
Просидеть мы можем без забот (potremmo stare seduti senza preoccupazioni)
За решеткой круглый год! (dietro le sbarre, tutto l’anno!)

Соловецкий монастырь, all’estremo nord

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Спасо-Преображенский Соловецкий монастырь (Monastero della Transfigurazione di Solovetskiy) si trova in un luogo davvero fuori mano: su di un’isola al largo del Белое море (Mar Bianco), ad una latitudine che si avvicina a quella di Rovaniemi.

Venne fondato nel 1436 da due monaci, Зосима (Zosima) e Герман (Gherman), ma fiorì nel XVI° secolo grazie al игумен (Igumeno) Филипп II (Filippo II) che lo arricchì non solo dal punto di vista architettonico e spirituale, ma ne fece anche un centro importante per il commercio nella regione.

Nel XVII° secolo fu il teatro della Соловецкое восстание (ribellione di Solovetsk), una rivolta contro il Patriarca di Mosca Никон (Nikon), le cui riforme non vennero accettate dai monaci locali (qui sotto una rappresentazione di Сергей Милорадович – Sergey Miloradovic – di come i monaci rifiutarono i nuovi libri inviati da Mosca). La rivolta venne sedata nel sangue nel 1676, dopo un lungo assedio.

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Entrato nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1992, è però alquanto difficile da raggiungere… C’è qualche aereo da Архангельск (Arkangelsk), ma se il vento è forte non si parte, e dei battelli estivi da Рабочеостровск (Rabocheostrovsk) e da Беломорск (Belomorsk).