Три рубля – i 3 georgiani vanno in città

Proseguiamo con i Фильмы про трех грузинов (film dei tre georgiani) di Реваз Габриадзе (Revaz Gabriadze): questo è il quarto episodio.

In Три рубля (Tre rubli) si rompe il loro трактор (trattore) e devono tornare all’accampamento con dei mezzi di fortuna. Ma all’improvviso il vento porta loro три рубля, si agghindano e si dirigono in città per festeggiare. Ma non tutto va come previsto…

Ottimo per imparare, breve e divertente: grazie al loro russo semplice è davvero una bella lezione, oltretutto con uno spaccato di pomeriggio cittadino nella provincia sovietica.

I precedenti episodi li potete trovare qui, qui e qui.

Миллионка – la Chinatown di Владивосток

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Владивосток (Vladivostok) è la città lontana per eccellenza in Russia. Si affaccia sul mar di Giappone, prossima alla Cina e alla Corea del Nord, e non stupisce quindi che, fin dalla metà del XIX° secolo, fosse la meta di numerosi emigranti cinesi.

Nel corso degli anni, la popolazione cinese di Владивосток è cresciuta fino a raggiungere nel 1910 i 50.000 abitanti, per la grandissima maggioranza stabilitisi nel quartiere Миллионка (Millionka), una vera e propria город в городе (città nella città) in cui gli abitanti potevano vivere, lavorare e anche divertirsi senza bisogno di uscirne per mesi. D’altra parte la Миллионка era (e quello che ne rimane continua ad essere) un labirinto fatto di vicoli, cortili di passaggio e passaggi in legno, caratteristiche che permisero un fiorire di attività quali il contrabbando, il gioco d’azzardo, la prostituzione, le fumerie d’oppio… Era inoltre la sede della Главное владивостокское китайское торговое общество (Società generale del commercio cinese a Vladivostok), ed infatti quando nel 1936 l’НКВД (NKVD, pronunciato enkavedè) ne intraprese la зачистка (pulizia) l’ambasciata cinese a Mosca sporse una protesta formale.

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Ad oggi gli edifici di mattoni rossi della Миллионка sono rimasti tali e quali a com’erano all’inizio del XX° secolo, ma le loro porte, scale e soffitti di legno sono sempre più logori: dagli anni ’90 l’amministrazione cittadina ha lasciato a sé la Миллионка, senza far nulla per recuperarla o demolirla. Eppure, il fascino di questa трущоба (ghetto) inizia ad attirare qualche turista ed essere l’oggetto di qualche visita guidata. Questo anche grazie ai graffiti e alle decorazioni urbane che sono apparsi negli ultimi anni, che come potete vedere qui sopra spesso ammiccano al suo turbolento e criminoso passato.

Термометр – come scansare il lavoro

Oggi vi proponiamo il terzo episodio dei Фильмы про трех грузинов (film dei tre georgiani) di Реваз Габриадзе (Revaz Gabriadze).

In Термометр (Termometro) fa troppo caldo, e Гиглар (Ghiglar) non vuole tornare al lavoro. Grazie ad un termometro si finge così malato, facendosi soccorrere dai colleghi: “умираю” (“muoio”), dice. Dopo che Бесо (Beso) è corso a cercare aiuto, arriva addirittura un’ambulanza…

Consigliamo anche questo cortometraggio per gli stessi motivi: i dialoghi sono corti e semplici, si impara e si fanno anche quattro risate!

I precedenti episodi li potete trovare qui e qui.

Падал прошлогодний снег – cartone animato

Падал прошлогодний снег (Mentre cadeva la neve dell’anno scorso) è un cartone animato natalizio, o meglio новогодний (di capodanno) realizzato nel 1983. È opera di Александр Татарский (Aleksandr Tatarskiy), pioniere dell’animazione alternativa sovietica e russa, e utilizza la tecnica della plastilina animata.

Nel corso degli anni, le assurde avventure del мужичок (contadinotto) in cerca di una ёлка (abete) sono diventate parte della tradizione di capodanno russa. Molte delle sue espressioni sono addirittura diventate dei veri e propri народные поговорки (proverbi popolari).

https://www.youtube.com/watch?v=z06kOD-Uk94

Buona visione!

Повести Белкина di Пушкин

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In Russia, non si può parlare di letteratura senza parlare di Александр Пушкин (Aleksandr Pushkin). Пушкин è lo scrittore per antonomasia: poeta per eccellenza, autore di romanzi e racconti, viene considerato il padre del russo letterario moderno.

Nel corso degli anni Пушкин, oltre a scrivere, ebbe un’autentica vita da avventuriero: soldato, personaggio pubblico, dongiovanni e funzionario. Viaggiò in lungo e in largo per il territorio della Российская империя (Impero Russo) di allora, soggiornando a lungo anche nelle attuali Moldavia, a Кишинёв (Kishinev), e Ucraina, a Одесса (Odessa). È ancora oggi assolutamente idolatrato: ovunque sia passato, c’è un monumento a ricordarlo.

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Consigliamo di leggere i suoi Повести Белкина (Racconti di Belkin), disponibili in Italia in un’edizione della BUR con tanto di testo a fronte in italiano (edizioni che già vi abbiamo indicato per altri autori qui, qui e qui).

Scritti nell’autunno del 1830, vennero pubblicati con lo pseudonimo di Иван Петрович Белкин (Ivan Petrovich Belkin), da cui il loro titolo. Sono racconti piuttosto brevi, di vario genere e stile, e soprattutto con un linguaggio безупречный (impeccabile): e non potrebbe essere altrimenti, trattandosi di Пушкин! Ottimi per imparare il russo, godendosi anche una splendida lettura.

 

Успенский собор – Смоленск

La Успенский собор (Uspenskiy Sobor) di Смоленск (Smolensk) può vantare una posizione invidiabile: si trova infatti sulla vetta di una collina che domina la città.

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Occupa questo luogo fin dal XII° secolo (Смоленск è una delle più antiche città della Russia), ma l’edificio che vi si trova ora risale a un periodo ben più vicino ai nostri giorni. La sua costruzione, infatti, cominciò nel 1677 e venne conclusa solo nel 1740 (anche se in realtà le parti centrale ed occidentale vennero ricostruite ancora dopo un crollo nel 1761).

Nel corso degli ultimi secoli Смоленск, una delle città più ad occidente dell’attuale Russia, è stata (sebbene solo temporaneamente) conquistata dai due grandi invasori della Russia: Napoleone ed Hitler. Ebbene, non solo la Успенский собор non è stata danneggiata dalle truppe nemiche, ma è stata addirittura oggetto di provvedimenti speciali per preservarla. Napoleone, infatti, colpito dalla sua bellezza, ordinò che venisse sorvegliata per evitare che venisse saccheggiata dai soldati.

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Grazie ai suoi colori, verde veronese, bianco, argento e oro, è assolutamente spettacolare durante il periodo invernale, quando tutti i dintorni sono coperti di neve e si erge sulle chiome bianche degli alberi in tutto il suo splendore.

Se passate a Смоленск è davvero imperdibile, anche perché, in posizione elevata sulla città, immediatamente sopra il fiume Днепр (Dnipro) e a poche centinaia di metri dalla stazione centrale, è difficile farsela scappare!

 

Терек Грозный – la squadra di Кадыров

 

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Грозный (Grozny) è la capitale della Чечня (Cecenia), una repubblica facente parte della Federazione Russa che, nel corso degli ultimi decenni, è stata teatro di due sanguinose guerre civili tra separatisti e governo centrale.

Anche a Грозный si gioca a calcio, però, e lo si fa ad alti livelli grazie agli sforzi economici del controverso Рамзан Кадыров (Ramzan Kadyrov), presidente della Repubblica Cecena e protagonista di innumerevoli vicende straordinarie. In qualsiasi senso: basti pensare che dispone di una sua milizia personale, i кадыровцы (kadirovzi), che si dice abbiano preso parte ad operazioni militari anche al di fuori del territorio della Federazione Russa, e che ha segnato tre gol contro una squadra di (ex) campioni quali Maradona, Figo, McManaman, Barthez e Costacurta.

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Questo bellissimo articolo, in inglese, racconta in dettaglio la storia passata ed attuale del Терек e del calcio (e non solo) in Чечня.

FC Terek Grozny: War, football, hatred and controversy in North Caucasus

Королева бензоколонки – la regina della stazione di servizio

Vi abbiamo già proposto Девчата, bellissimo film del 1961 la cui protagonista, Надежда Румянцева (Nadezhda Rumyanzeva), è la protagonista anche di quest’altro film del 1962.

Non erano però questi i piani: la protagonista di questo film, girato quasi integralmente presso una stazione di servizio a Пирятин (Piryatin) sull’autostrada Kiev-Kharkov, doveva essere un’attrice estone, Терье Луйк (Terye Luyk). Nonostante si fossero già girate parecchie scene con lei, però, al momento di rivederle si ebbe l’impressione che la ragazza avesse l’aria “слишком интеллигентна, холодна и интроверт” (“troppo intelligente, fredda e introversa”) e che quindi non fosse adatta alla commedia.

Fu così che il ruolo venne assegnato alla Румянцева, che nonostante avesse 32 anni grazie al suo aspetto giovanile non aveva nessun problema a impersonare la diciassettenne Людмила Добрыйвечер (Lyudmila Dobriyvecher). Non è solo una questione di aspetto, però: nel corso della sua carriera, grazie al suo indiscutibile talento, la Румянцева ha avuto piccoli e grandi ruoli di vario tipo in decine di commedie, lavorando ancora di più come doppiatrice.

Il film, come già detto, racconta le vicende di una stazione di servizio il cui gestore è disperato: gli mandano sempre belle ragazze, i clienti se ne innamorano, le corteggiano e loro finiscono per scappare per sposarsi. Come andrà con Людмила?

Buona visione!

https://www.youtube.com/watch?v=BpCEIPq3bbQ

 

Селедка под шубой – insalata a strati

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Anche questo piatto, come la салат Оливье, è un piatto tradizionalmente servito a Новый год (Capodanno).

Diversamente dalla салат Оливье, che vanta una tradizione pluricentenaria, la селёдка под шубой (letteralmente “aringa sotto pelliccia”) è meno risalente. Si considera sia diventato un piatto abituale del новогодний стол (tavola di capodanno) solo nel corso degli anni ’70, mutuato (come d’altronde molti altri piatti della cucina est-europea) dalla еврейская кухня (cucina ebraica).

Qui sotto potete trovare la ricetta di questo gustosissimo piatto:

Shuba russa, l’originale insalata russa delle feste!

Il Вий – racconto mistico di Гоголь

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Il Вий (Viy) è un racconto mistico di Гоголь (Gogol’). Pubblicato nel 1835 nella raccolta Миргород (Mirgorod), è quindi precedente ai Петербургские повести (Racconti di Pietroburgo).

Il protagonista del Вий è Хома Брут (Choma Brut), бурсак (seminarista) di Киев (Kiev) che si trova coinvolto in una terribile quanto affascinante vicenda di spiriti. È qualcosa di più di un racconto del terrore, in quanto Гоголь nel Вий ci racconta le credenze popolari della sua terra, l’Ucraina.

Ma Гоголь è russo o ucraino? Nel corso degli anni la domanda gli è stata posta più volte, e quindi ce lo facciamo dire da lui:

“[…] Сам не знаю, какая у меня душа, хохлацкая или русская. Знаю только то, что никак бы не дал преимущества ни малороссиянину перед русским, ни русскому пред малороссиянином. Обе природы слишком щедро одарены Богом, и как нарочно каждая из них порознь заключает в себе то, чего нет в другой, — явный знак, что они должны пополнить одна другую. […]”

(“[…] Io stesso non so se la mia anima è ucraina o russa. So solo che non riconoscerei mai la superiorità di un ucraino su di un russo, o di un russo su di un ucraino. Entrambe queste nature hanno ricevuto doni troppo generosi da Dio, e neanche a farlo apposta ciascuna di loro presa da sola rinchiude in sé ciò che non c’è nell’altra, e questo è un chiaro segno che devono completarsi l’un l’altra. […]”)

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Sebbene, dato il tema del racconto, la lettura del Вий risulti più difficile che quella dei Петербургские повести, come potete vedere anche in questo caso la BUR ci propone una versione con testo bilingue per incoraggiarci alla lettura.

Buona lettura!