La chiesa nella roccia di Дивногорье

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Дивногорье (Divnogor’e) è un музей-заповедник (museo-riserva) a sud-ovest della Russia nella regione di Воронеж (Voronezh), a 80km dal capoluogo e a 10km dal fiume Дон (Don). Il музей-заповедник si trova su di un altopiano di estremo interesse naturalistico, dove si possono trovare 250 tipi di piante diverse ed esemplari di animali a rischio di estinzione quali la беркут (aquila reale) e la дрофа (grande otarda).

Il paesaggio lunare di Дивногорье è dovuto al fatto che la zona è formata da sedimenti di gesso, ed è questo che ha permesso la costruzione, o meglio lo scavo, della incredibile церковь Сицилийской иконы Божией Матери (Chiesa dell’Icona Siciliana della Madre di Dio). Lo scavo della церковь venne intrapreso nel 1831, quando i monaci del vicino Дивногорский Успенский монастырь (Monastero della Dormizione di Divnogor’e) vi trovarono un’icona siciliana. La leggenda narra infatti che il монастырь sia stato fondato da due monaci greci, Ксенофонт (Senofonte) e Иоасаф (Giuseppe), arrivati dalla Sicilia fuggendo alle persecuzioni dei cattolici, portando con sé un’icona del tardo XI° secolo.

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Sebbene Дивногорье si trovi in una posizione non certo invidiabile e fuori dai circuiti turistici, si tratta di una località unica in tutta la Russia e non solo. Per arrivarci è necessario prima di tutto arrivare a Лиски (Liski) a sud di Воронеж, e da qui prendere o il treno (30 minuti di viaggio) o l’autobus (1 ora e mezza).

Buona visita!

Il Cerchio Primo di Солженицын

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Александр Солженицын (Aleksandr Solzhenitsyn) non ha bisogno di introduzioni: il диссидент dissidente più famoso della letteratura russa, autore di alcune delle composizioni in lingua russa più famose del mondo (su tutte Один день Ивана Денисовича – Una giornata di Ivan Denisovich – e Архипелаг ГУЛАГ – Arcipelago Gulag).

В круге первом (Il Cerchio Primo – riferimento all’Inferno di Dante) è un роман (romanzo) straordinario, in cui Солженицын racconta la sua prigionia nella шарашка (sharashka) di Марфино (Marfino) a Москва (Mosca). La шарашка è una prigione speciale in cui ingegneri e scienziati lavorano a progetti segreti, e dove le condizioni di vita sono molto migliori che nei famigerati ГУЛАГ. Солженицын, che a Марфино aveva effettivamente passato due anni (’48-’49), dà vita a un romanzo corale in cui i personaggi sono la trasposizione letteraria di persone veramente esistite: il protagonista Глеб Нержин (Gleb Nerzhin) è ad esempio lo stesso autore, il suo amico Лев Рубин (Lev Rubin) è Лев Копелев (Lev Kopelev) e molti altri personaggi pubblici appaiono con il loro stesso nome.

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Sebbene sia stato scritto alla fine degli anni ’50, il роман venne pubblicato ufficialmente in СССР solo nel 1990: la critica ferocie al regime comunista è uno dei temi principali, specie nel confronto tra il protagonista e Лев Рубин, prigioniero eppure sempre convinto dei suoi ideali. Capolavoro vero, quest’opera è tanto romanzo storico quanto filosofico, e nelle sue fittissime 900 pagine la narrazione e le riflessioni si avvicendano magistralmente.

Sicuramente non una lettura per principianti, è però consigliatissimo non solo in lingua originale ma anche nella sua traduzione per chi volesse avere un resoconto spietato, per quanto parziale, di un’epoca non lontana ed importantissima per capire la Russia. Chi poi fosse in grado di leggere in russo potrà godere appieno della scrittura di Солженицын, impeccabile nella sua complessità.

Buona lettura!

La canzone del leoncino e della tartaruga

Как Львёнок и Черепаха пели песню (Come il Leoncino e la Tartaruga cantarono una canzone) è un мультик (cartone animato) del 1974 dedicato ad un pubblico di giovanissimi.

A mettere in scena e in musica la fiaba di Сергей Козлов (Sergey Kozlov), scrittore per l’infanzia sovietico, è Инесса Ковалевская (Inessa Kovalevskaya), pioniera del музыкальный мультфильм (cartone animato musicale) già universalmente apprezzata per Бременские музыканты (I musicisti di Brema) e autrice nel corso degli anni di molti altri successi nel genere. Anche in questo caso, come per Бременские музыканты, vennero pubblicati dischi e cassette con la musica tratta dal мультик.

https://www.youtube.com/watch?v=BK_EREb1gWo

Il tema di questo мультик è semplicissimo, ed anche la canzone è perfettamente comprensibile: cantata in modo chiaro e con un testo, appunto, per bambini e quindi di facile comprensione. Tutto il cartone animato, canzone e non, utilizza solo verbi al tempo presente, quindi è un eccellente esercizio per i principianti: si può migliorare la propria comprensione del russo parlato, ed apprendere qualche parola nuova. Consigliamo di accompagnarlo ad esercizi sulla coniugazione dei verbi utilizzati: Львёнок e Черепаха cantano solo in prima e terza persona singolare, ed è l’occasione per esercitare la coniugazione del verbo al presente.

Buona visione e buon esercizio!

Il castello di Выборг

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Come si può intuire dal nome, che suona più scandinavo che russo, Выборг (Vyborg) non è stata sempre russa. Localizzata a pochi chilometri dal confine con la Finlandia, Выборг è stata fondata dagli svedesi nel 1293, al tempo della terza crociata svedese, ed è rimasta sotto il loro dominio nel corso di cinque secoli, fino al 1710 quando Пётр I (Pietro I) la conquistò: “Итако чрез взятие сего города Санкт-Петербургу конечное безопасение получено.” (letteralmente “E così attraverso la conquista di questa città per San Pietroburgo è ottenuta la definitiva sicurezza”).

Выборгский замок (castello di Vyborg) si trova su di un’isola immediatamente a nord della città di Выборг, ed è uno dei pochi esempi di monumenti bellici medievali di fattura occidentale perfettamente conservatisi in territorio russo. È questo замок a dare il nome a Выборг: così si chiamava infatti la costruzione difensiva che Торгильс Кнутссон (Torghils Knutsson) ordinò di costruire già nel 1293.

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Dato che, fin da subito, Выборг fu l’oggetto delle mire dei nemici (prima i новгородцы – novgorodi, poi i russi), questo замок nel corso degli anni fu oggetto di molte altre aggiunte e fortificazioni. Nel XV° secolo, quando ormai la città di Выборг si era sviluppata subito a sud dell’isola dello замок, questi rimase come posizione fortificata nelle retrovie. Venne ristrutturato anche dopo la presa della città da parte di Пётр I nel 1710, quando lo замок fu danneggiato in modo importante, e alla fine del XIX° secolo, quando non avendo ormai più ruolo nella оборона (difesa) della città venne destinato a museo.

Ancora oggi si può visitarlo in tale veste, ed imparare qualcosa del passato svedese di questa parte di Russia!

Отцы и дети – Padri e figli

Vi abbiamo già proposto una poesia ed un romanzo di Иван Тургенев (Ivan Turgenev), uno dei capisaldi della letteratura russa del XIX° secolo. Oggi vi proponiamo un altro роман (romanzo), un vero e proprio capolavoro in cui Тургенев narra lo scontro tra due visioni del mondo, quella moderna e quella classica, e si dedica a fondo all’esame della psicologia dei personaggi: Отцы и дети (Padri e figli).

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Meravigliosa lettura, vi si racconta il rientro a casa dei Кирсанов (Kirsanov) del figlio maggiore Аркадий (Arkadiy), ricercatore della Санкт-Петербургский университет (Università di San Pietroburgo). Аркадий è accompagnato dal suo amico Евгений Базаров (Evgeniy Bazarov), studente di medicina e нигилист (nichilista), e ad attenderli ci sono i fratelli Кирсанов: il padre di Аркадий, il possidente Николай (Nikolay), e lo zio Павел (Pavel), отставной офицер (ufficiale in congedo). La relazione tra Базаров e Павел è difficile, le discussioni continue: sono due mondi diversi che entrano in collisione, e anche se nel corso del роман Базаров e Аркадий vivono anche altre avventure, l’intreccio gira attorno allo scontro tra il giovane Базаров e l’ufficiale in congedo Павел Кирсанов, esponenti delle due visioni del mondo in conflitto nella Russia di allora.

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Come già indicato in precedenza, leggere Тургенев è un modo eccellente per migliorare il proprio russo sia dal punto di vista del lessico che dal punto di vista della comprensione: scrittura pulita, espressioni impeccabili e narrazione estremamente interessante. Отцы и дети è però molto più che un esercizio di lettura: lo consigliamo anche a coloro che volessero dare uno sguardo alla Russia della seconda metà del XIX° secolo, era di cambiamenti profondi: pare che Базаров sia ispirato a Николай Добролюбов (Nikolay Dobrolyubov), critico e rivoluzionario materialista che, in un articolo sul Современник (Contemporaneo) dedicato a Накануне del 1860, aveva invocato l’insorgere di un nuovo eroe letterario: un Инсаров russo. Тургенев, convinto liberale, rimase scioccato dai propositi rivoluzionari di Добролюбов e lasciò il Современник: in Отцы и дети la dialettica tra Базаров e Павел è sicuramente influenzata da questi trascorsi.

Buona lettura!

 

L’ultimo film di Леонид Гайдай – 1992

Леонид Гайдай (Leonid Gaidai) è stato un grande кинорежиссёр (regista cinematografico) e комедиограф (commediografo) sovietico, a cui si devono film e cortometraggi entrati nella storia del cinema in lingua russa.

Oggi vi proponiamo il suo ultimo film, На Дерибасовской хорошая погода, или На Брайтон-Бич опять идут дожди (Su via Deribasovskaya c’è bel tempo, o A Brighton-Beach piove ancora), l’unico suo film uscito dopo il 1991. È un film ambientato principalmente a Brighton-Beach, quartiere di New York caratterizzato da una forte immigrazione dalla Russia, e le vicende si svolgono nel corso della famigerata  перестройка (perestroyka – letteralmente “ricostruzione”): nel clima di distensione tra Washington e Mosca, il КГБ (KGB) collabora con la ЦРУ (CIA) ed invia un agente segreto per aiutare gli americani a debellare la mafia russa.

Nel cast si distingue ancora il fenomenale Андрей Мягков (Andrey Myagkov), di cui già vi abbiamo proposto diversi film (uno anche questa settimana).

https://www.youtube.com/watch?v=5BB-Zk9BHF4

Consigliamo la visione di questo film non solo a chi vuole esercitare la propria comprensione del russo parlato, ma anche a chi vuole dare uno sguardo, con ironia e leggerezza, alla mentalità russa in un periodo di grandi e difficili cambiamenti.

Buona visione!

L’Opera di Одесса

A Одесса (Odessa), tra i tanti per quanto spesso malridotti edifici d’epoca del centro, occupa un posto d’onore lo splendido Одесский театр оперы и балета (Teatro dell’opera e del balletto di Odessa). Costruito sul luogo del precedente teatro (bruciato nel 1873) su progetto degli architetti viennesi Fellner e Helmer, venne aperto al pubblico l’1 ottobre del 1887.

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Costruito in stile barocco viennese, si distingue per l’eleganza delle forme e per i gruppi scultorei che lo ornano, su tutti quello riportato qui sotto: la musa Мельпомена (Melpomene) su di un carro trainato da pantere.

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Fortunatamente non danneggiata dalla Seconda Guerra Mondiale (anzi, anche nel corso dell’occupazione rumena l’опера continuò a funzionare tanto per i soldati occupanti quanto per i cittadini), è ancora oggi un teatro di rilevanza internazionale, al di là del suo stravagante aspetto esteriore e dei ricchi interni.

Consigliamo a chiunque dovesse trovarsi a Одесса di cogliere l’occasione e passare una bella serata vedendosi uno spettacolo. Oltre al fatto che non è necessario svenarsi, dato che i biglietti costano un’inezia rispetto a quelli della Scala di Milano, avrete occasione di vedere un pubblico molto più variegato di quello che si vede qui in Italia, e imparare qualcosa della tradizione russa e dei paesi di lingua russa, dove andare all’opera e a teatro è un passatempo molto più diffuso e popolare.

 

Гараж – film del 1979

Il film Гараж (Garage) è senz’altro una delle commedie sovietiche più originali e inusuali per chi, come noi, non conosce il mondo russo di fine anni ’70.

Allo stesso tempo комедия (commedia) e сатира (satira), racconta di una movimentata riunione della кооператив Фауна (cooperativa Fauna), fondata dai lavoratori del научно-исследовательский институт охраны животных от окружающей среды (Istituto scientifico di ricerca per la difesa degli animali dall’ambiente – ovviamente inventato) per la costruzione, appunto, di un garage.

La costruzione è già in corso, ma la riduzione dello spazio adibito alla costruzione del garage impone l’esclusione dal progetto di quattro dei partecipanti, e la руководство кооператива (direzione della cooperativa) ha già deciso chi questi saranno: la riunione deve solo prenderne atto. Ma non tutti sono d’accordo e la riunione prende una piega particolare…

È un film consigliato sia per chi vuole approfondire la cultura dell’epoca che per chi vuole imparare il russo discorsivo (è un film che si svolge in un unico edificio, in cui le conversazioni sono predominanti – sebbene a tratti concitate!). Questa commedia vanta oltretutto interpreti di primissimo ordine, quali Андрей Мягков (Andrey Myagkov), Лия Ахеджакова (Liya Akhedzhakova) e Ия Саввина (Iya Savvina, che ha dato la voce a Пятачок).

Per vedere il film, è necessario aprirlo su youtube in un’altra finestra.

Бастурма – manzo essiccato armeno

Ogni paese ha non solo le sue tradizioni culinarie, ma anche delle vere e proprie abitudini quando si tratta di snack per accompagnare le bevande.

Se parliamo di snack per accompagnare un buon boccale di пиво (birra), l’area dell’ex Unione Sovietica ci regala diverse sorprese. Già abbiamo parlato di таранька (taranka, pesce essiccato sotto sale), oggi vi proponiamo invece la ricetta del бастурма (basturma), manzo essiccato tipico degli stati un tempo parte dell’Impero Ottomano.

Dato che gli stati del Caucaso come l’Азербайджан (Azerbaijan) e l’Армения (Armenia) sono stati parte dell’Unione Sovietica, nel corso del ventesimo secolo il бастурма si è diffuso un po’ in tutti i paesi di lingua russa. È un affettato dal sapore molto forte, salato e speziato, anche e soprattutto perché, dopo essere tenuto sotto sale una settimana, viene invecchiato per altre tre ricoperto nel чаман (chaman), una salsa a base di aglio, pepe e paprica.

Vi consigliamo questo video non solo per preparare il бастурма, ma anche perché fornisce le istruzioni sia in inglese che in russo, permettendo di imparare un po’ di lessico culinario: potranno essere non troppo interessanti, ma il lessico culinario e il nome degli alimentari sono estremamente utili nelle conversazioni di ogni giorno!

Мама для мамонтёнка – cartone animato del 1981

Oggi vi proponiamo un мультфильм (cartone animato) del 1981 estremamente famoso, sebbene alquanto triste: Мама для мамонтёнка (Una mamma per il piccolo mammut).

Si racconta la storia di un мамонтёнок (piccolo mammut) che, allo sgelare dei ghiacci perenni, si ritrova solo e cerca la sua mamma. Incontra invece un медвежонок (orsetto), che lo porta dal saggio дедушка Морж (nonno Tricheco). Questi dice che forse sa dove può trovarsi la sua mamma, ma dovrà cercarla in un altro continente. È così che мамонтёнок parte alla volta dell’Africa su di una zattera di ghiaccio…

La canzone che мамонтёнок canta mentre naviga, nel corso degli anni, è diventata una sorta di inno non ufficiale degli orfanotrofi russi e dei paesi di lingua russa, in quanto esprime la speranza di trovare la felicità in una nuova famiglia (“Ведь так не бывает на свете, Чтоб были потеряны дети” – “Non può succedere che nel mondo, ci siano bambini perduti”).

https://www.youtube.com/watch?v=Q5fo2W5oCAU

Sono disponibili i sottotitoli in inglese, che possono essere attivati schiacciando l’apposito pulsante in basso a destra.

Buona visione!