La Madre Patria chiama a Волгоград

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Tra le tante sculture dell’epoca sovietica, Родина-мать зовёт! (La Madre Patria chiama!)  a Волгоград (Volgograd, un tempo Сталинград – Stalingrado) è senz’altro la più famosa.

Fu costruita dallo scultore Евгений Вучетич (Evgeniy Vuchetich) e dall’architetto Николай Никитин (Nikolay Nikitin) nell’ambito del complesso monumentale Героям Сталинградской битвы (Agli eroi della battaglia di Stalingrado). La sua costruzione durò ben 8 anni, dal 1959 al 1967, e da allora veglia sulla città dalla sommità del Мамаев курган (Mamaev kurgan, la collina che domina Волгоград).

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Fa parte di un trittico, che da Магнитогорск (Magnitogorsk) negli Urali porta a Волгоград e infine a Berlino. Nella prima delle due località russe, Магнитогорск, si trova Тыл — фронту (Dalle retrovie al fronte, del 1979), dove viene forgiata la Меч Победы (Spada della Vittoria). Qui a Волгоград la Меч Победы è sollevata per chiamare il popolo alla battaglia, mentre a Berlino il Воин-освободитель (Guerriero-liberatore, sempre di Вучетич, innalzato nel 1949) finalmente la abbassa calpestando una svastica distrutta.

Sebbene si tratti di monumenti altamente retorici, che possono non incontrare i gusti dei più, è proprio nella loro imponenza che sono importanti per capire quello che è per la Russia e per la cultura russa la Победа: un vero e proprio culto, occasione di celebrazioni solenni ogni 9 maggio e tradizione imperitura, ad eterna memoria delle nuove generazioni.

La chiesa nella roccia di Дивногорье

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Дивногорье (Divnogor’e) è un музей-заповедник (museo-riserva) a sud-ovest della Russia nella regione di Воронеж (Voronezh), a 80km dal capoluogo e a 10km dal fiume Дон (Don). Il музей-заповедник si trova su di un altopiano di estremo interesse naturalistico, dove si possono trovare 250 tipi di piante diverse ed esemplari di animali a rischio di estinzione quali la беркут (aquila reale) e la дрофа (grande otarda).

Il paesaggio lunare di Дивногорье è dovuto al fatto che la zona è formata da sedimenti di gesso, ed è questo che ha permesso la costruzione, o meglio lo scavo, della incredibile церковь Сицилийской иконы Божией Матери (Chiesa dell’Icona Siciliana della Madre di Dio). Lo scavo della церковь venne intrapreso nel 1831, quando i monaci del vicino Дивногорский Успенский монастырь (Monastero della Dormizione di Divnogor’e) vi trovarono un’icona siciliana. La leggenda narra infatti che il монастырь sia stato fondato da due monaci greci, Ксенофонт (Senofonte) e Иоасаф (Giuseppe), arrivati dalla Sicilia fuggendo alle persecuzioni dei cattolici, portando con sé un’icona del tardo XI° secolo.

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Sebbene Дивногорье si trovi in una posizione non certo invidiabile e fuori dai circuiti turistici, si tratta di una località unica in tutta la Russia e non solo. Per arrivarci è necessario prima di tutto arrivare a Лиски (Liski) a sud di Воронеж, e da qui prendere o il treno (30 minuti di viaggio) o l’autobus (1 ora e mezza).

Buona visita!

Il castello di Выборг

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Come si può intuire dal nome, che suona più scandinavo che russo, Выборг (Vyborg) non è stata sempre russa. Localizzata a pochi chilometri dal confine con la Finlandia, Выборг è stata fondata dagli svedesi nel 1293, al tempo della terza crociata svedese, ed è rimasta sotto il loro dominio nel corso di cinque secoli, fino al 1710 quando Пётр I (Pietro I) la conquistò: “Итако чрез взятие сего города Санкт-Петербургу конечное безопасение получено.” (letteralmente “E così attraverso la conquista di questa città per San Pietroburgo è ottenuta la definitiva sicurezza”).

Выборгский замок (castello di Vyborg) si trova su di un’isola immediatamente a nord della città di Выборг, ed è uno dei pochi esempi di monumenti bellici medievali di fattura occidentale perfettamente conservatisi in territorio russo. È questo замок a dare il nome a Выборг: così si chiamava infatti la costruzione difensiva che Торгильс Кнутссон (Torghils Knutsson) ordinò di costruire già nel 1293.

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Dato che, fin da subito, Выборг fu l’oggetto delle mire dei nemici (prima i новгородцы – novgorodi, poi i russi), questo замок nel corso degli anni fu oggetto di molte altre aggiunte e fortificazioni. Nel XV° secolo, quando ormai la città di Выборг si era sviluppata subito a sud dell’isola dello замок, questi rimase come posizione fortificata nelle retrovie. Venne ristrutturato anche dopo la presa della città da parte di Пётр I nel 1710, quando lo замок fu danneggiato in modo importante, e alla fine del XIX° secolo, quando non avendo ormai più ruolo nella оборона (difesa) della città venne destinato a museo.

Ancora oggi si può visitarlo in tale veste, ed imparare qualcosa del passato svedese di questa parte di Russia!

L’Opera di Одесса

A Одесса (Odessa), tra i tanti per quanto spesso malridotti edifici d’epoca del centro, occupa un posto d’onore lo splendido Одесский театр оперы и балета (Teatro dell’opera e del balletto di Odessa). Costruito sul luogo del precedente teatro (bruciato nel 1873) su progetto degli architetti viennesi Fellner e Helmer, venne aperto al pubblico l’1 ottobre del 1887.

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Costruito in stile barocco viennese, si distingue per l’eleganza delle forme e per i gruppi scultorei che lo ornano, su tutti quello riportato qui sotto: la musa Мельпомена (Melpomene) su di un carro trainato da pantere.

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Fortunatamente non danneggiata dalla Seconda Guerra Mondiale (anzi, anche nel corso dell’occupazione rumena l’опера continuò a funzionare tanto per i soldati occupanti quanto per i cittadini), è ancora oggi un teatro di rilevanza internazionale, al di là del suo stravagante aspetto esteriore e dei ricchi interni.

Consigliamo a chiunque dovesse trovarsi a Одесса di cogliere l’occasione e passare una bella serata vedendosi uno spettacolo. Oltre al fatto che non è necessario svenarsi, dato che i biglietti costano un’inezia rispetto a quelli della Scala di Milano, avrete occasione di vedere un pubblico molto più variegato di quello che si vede qui in Italia, e imparare qualcosa della tradizione russa e dei paesi di lingua russa, dove andare all’opera e a teatro è un passatempo molto più diffuso e popolare.

 

La nave-museo Гото Предестинация a Воронеж

petr-iLo царь Пётр I (zar Pietro I) era un personaggio straordinario: soprannominato Великий (il Grande) non solo per la sua straordinaria (ancor di più ai tempi!) statura di 203cm, fu un grande riformatore e condottiero. Nominato царь a soli 10 anni, non sapeva stare con le mani in mano: da sempre interessato alla scienza, nel corso della sua vita trovò modo di dedicarsi a diverse imprese, tra cui quella di progettare la prima nave da guerra esclusivamente russa.

Fino alla fine del XVII° secolo, infatti, la Russia si era sempre rivolta a ingegneri stranieri per la costruzione delle sue navi da guerra. Пётр I, però, si rese conto che sarebbe stato necessario raggiungere l’indipendenza da quel punto di vista per potenziare davvero la flotta russa. Fu così che, con l’aiuto dell’ingegnere navale Федосей Скляев (Fedosey Sklyaev), stese il progetto nel 1698.

Seguendo il suo progetto (e le sue istruzioni, dato che Пётр I partecipò anche ai lavori di costruzione!), il Воронежское адмиралтейство (Ammiragliato di Voronezh) costruì la Гото Предестинация (Goto Predestinazia, ovverosia provvidenza divina in un miscuglio di tedesco e latino), che venne inaugurata personalmente da Пётр I il 27 aprile del 1700.

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Sebbene l’originale Гото Предестинация non ci sia più, nel 2009 il governo della regione di Воронеж (Voronezh) prese la decisione di costruirne una sua copia storica, seguendo il progetto di Пётр I. Costruita nel corso di ben tre anni (2011-2014, e quindi ben più a lungo dell’originale), la Гото Предестинация  funge oggi da корабль-музей (nave-museo) a Воронеж, attraccata sulla riva dell’omonimo fiume.

La porta d’Oro a Владимир

vorota8_3Владимир (Vladimir) si trova a circa 200 chilometri da Москва (Mosca). Fa parte del circuito di località turistiche di interesse storico noto come Золотое кольцо России (Anello d’Oro della Russia), e può vantare una costruzione unica nel suo genere: le Золотые ворота (porta d’Oro).

Costruite nel corso di otto anni (1158-1164) dal principe di Владимир, Андрей Боголюбский (Andrey Bogoliubskiy), sono il più antico esempio di costruzione che fungeva al contempo da struttura difensiva e da monumento: parte di un sistema di fortificazioni provvisto di altre sei porte, le Золотые ворота erano il punto di ingresso in città per le parate solenni e dispongono anche di una piccola chiesa надвратная (sopra le porte), la Ризположенская церковь (chiesa Rizpolozhenskaya).

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Il loro nome deriva dall’originaria copertura delle porte, che Андрей Боголюбский volle si facesse in rame dorato affinché risplendessero al sole. Purtroppo questa copertura andò perduta dopo l’assalto dei tataro-mongoli del febbraio 1238: i nemici, entrati in città attraverso un’apertura nelle mura, portarono via le pesanti porte in legno di quercia ricoperte di rame dorato. Una volta caricatele su di un carro cercarono di attraversare il fiume Клязьма (Klyaz’ma) ghiacciato, ma il ghiaccio si ruppe e carro, porte, cavalli e trasportatori vennero inghiottiti dalle acque.

Le porte non sono ancora state ritrovate.

Петергоф – la Versailles russa

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Петергоф (Peterhof) si trova nelle vicinanze di Санкт-Петербург (San Pietroburgo), sulla sponda meridionale del Финский залив (Golfo di Finlandia). Come dice il suo nome, nome composito olandese (dalla liberazione nel 1944 fino al 1997 la città stessa si chiamava proprio Петродворец), è sede del Palazzo di Пётр I (Pietro I) e di un enorme complesso di parchi e musei costruiti a partire dal XVIII° secolo.

L’obiettivo di Пётр I era proprio quello di costruire una residenza imperiale che potesse superare in bellezza Versailles, ed è per questo che si ideò un sistema di fontane e giochi d’acqua di grande complessità e difficile realizzazione. Sebbene Пётр I avesse deciso di costruire questa meraviglia a Стрельна (Strel’na), l’ingegnere a capo del progetto Буркхарт Христофор фон Миних (Burkhard Christoph von Munnich) lo convinse a spostarsi qualche chilometro più a ovest, in una località molto più adatta al progetto studiato, che aveva nei giochi d’acqua e nelle fontane il suo fiore all’occhiello.

 

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Петергоф è oggi un enorme parco, la cui parte centrale costruita nel XVIII° secolo si suddivide in Верхний сад (Giardino superiore), Большой Петергофский дворец (Grande palazzo di Peterhof) e Нижний парк (Parco inferiore). Non è però tutto: a sud si trovano Ольгин пруд (Stagno di Olga) e la (allora) riserva di caccia Александровский парк (Aleksandrovskiy Park).

Questi splendidi parchi e le costruzioni ivi contenute sono tuttora oggetto di restauri cominciati nel 1944: nel corso della Seconda Guerra mondiale, infatti, Петергоф rimase a lungo sotto il controllo delle forze naziste. Teatro di battaglia, fu in gran parte distrutto dai colpi di artiglieria.

Петергоф è una gita imperdibile per chi dovesse passare anche solo due o tre giorni a Санкт-Петербург!

 

La fortezza di Белгород-Днестровский

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Белгород-Днестровский (Belgorod-Dnestrovskiy), fino al 1944 nota con il nome di origine turca Аккерман (Akkerman), è una città del sud dell’Ucraina che vanta la fortezza più grande non solo di tutto il paese ma di tutta l’Europa dell’est.

Oltretutto, come potete vedere dalle foto, la Белгород-Днестровская крепость (fortezza di Belgorod-Dnestrovskiy) si trova in una posizione incredibilmente scenica, sulla riva di un лиман (laguna). Il panorama dalle sue mura in una bella giornata è straordinario, ma attenzione a dove mettete i piedi! Sebbene la крепость sia in discrete condizioni, lo stesso non si può dire per i camminamenti.

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Questa enorme крепость fu costruita nel XIII° secolo da Берке (Berke), Khan dell’Orda d’oro che all’epoca controllava tutto il sud delle attuali Ucraina e Russia. Nel corso degli anni passò di mano tra i vari governanti locali: cavalieri moldavi, genovesi, turchi. Teatro delle guerre tra Turchia e Russia, passò definitivamente all’Impero Russo nel 1812 con il Бухарестский мирный договор (Trattato di pace di Bucarest), assieme a tutte le terre della regione.

Белгород-Днестровский è raggiungibile da Одесса (Odessa) in маршрутка (minibus) in circa 1 ora e mezza. Vale assolutamente la pena di passarci una mezza giornata, ed oltretutto è poco distante da località balneari quali Каролино-Бугаз (Karolino-Bugaz) e Затока (Zatoka).

 

Собор Богоявления, Иркутск

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Иркутск (Irkutsk) si trova in Siberia, sulle rive del fiume Ангара (Angara) e a soli 66km dal lago Байкал (Bajkal). La città, fondata nel 1661, vanta un centro storico che, nonostante un devastante incendio nel 1879, è comunque candidato all’inclusione nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

La Собор Богоявления (Cattedrale dell’Epifania), sulle rive del fiume, ne è senz’altro il monumento più caratteristico. Sebbene sia stata fondata nel 1693, non rimane nulla delle prime costruzioni in legno, bruciate interamente nel 1716. Ma anche le successive costruzioni in mattone ebbero le loro difficoltà a sopravvivere nel corso degli anni: Иркутск non è un luogo tranquillo, e più di una volta le mura di questo complesso vennero scosse da uno землетрясение (terremoto).

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Non è tutto: ai tempi dell’Unione Sovietica venne chiusa al culto, e divenne un хлебозавод (panificio). Nel 1960 si decise addirittura di abbatterla, ma quando l’architetto moscovita Галина Оранская (Galina Oranskaya) arrivò per firmare l’ordine ne rimase impressionata e ne ordinò la ricostruzione. È grazie a lei se oggi l’edificio non solo esiste ma è in ottime condizioni, come potete vedere anche dagli affreschi del suo interno nella seconda foto.

Софиевка – l’arboretum di Умань

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Умань (Uman’) si trova al centro esatto dell’Украина (Ucraina), a metà strada tra Киев (Kiev) e Одесса (Odessa). Non è una città particolarmente grande o bella, ma è sede del parco più visitato di tutta l’Украина.

Il parco Софиевка (Sofievka) è stato fondato nel 1796 da Станислав Щенсный Потоцкий (Stanislav Schshesny Potozkiy), magnate polacco che possedeva praticamente tutto il territorio di Умань. Prende il nome da sua moglie, София Витт Потоцкая (Sofia Vitt Potozkaya), a cui Потоцкий lo regalò il giorno dell’onomastico nel 1802.

I lavori, diretti dall’ingegnere militare Людвиг Метцель (Lyudwig Metzel’), trasformarono una zona praticamente priva di alberi in una foresta rigogliosa in cui ancora oggi si possono trovare piante locali ed esotiche, oltre che meravigliosi bacini artificiali con tanto di fontane e innumerevoli costruzioni d’epoca.

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Nel corso degli anni questo angolo di paradiso è stato la sede di vari istituti, dalla grande scuola di giardinaggio all’accademia nazionale delle scienze. Visitarlo è un’ottima idea per chi volesse spezzare il viaggio tra Киев e Одесса e passare una giornata in un posto insolitamente idilliaco.