Il parco di Югыд ва

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Fino ad oggi vi abbiamo parlato delle bellezze cittadine o comunque di creazione umana che si trovano in Russia e nei territori di lingua russa. Tuttavia, in un territorio così sterminato come quello della Federazione Russa ci sono anche parecchi parchi naturali.

Quello di cui vi parliamo oggi è il parco di Югыд ва (Yugid Va), il più grande parco nazionale della Russia e dell’Europa, con un’estensione di poco inferiore ai 19.000 chilometri quadrati. Si trova sulle pendici occidentali nella zona settentrionale degli Уральские горы (monti Urali), e fa parte della Список Всемирного наследия (Lista dei patrimoni dell’umanità) dell’UNESCO.

Venne fondato nel 1994, ed ha come obiettivo la preservazione tanto dei boschi e dei corsi d’acqua quanto della fauna locale. È per questo che chi vuole visitarlo deve ottenere un разрешение на посещение (permesso di visita) e sottostare a delle rigide правила пребывания (regole di permanenza).

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Per chi fosse interessato, questo è il sito ufficiale del parco:

http://www.yugyd-va.ru/

Parte del sito è stata tradotta in inglese, ma forse prima di andare conviene imparare un po’ di russo… Se non altro per poter leggere la sezione intitolata ЭТО ДОЛЖЕН ЗНАТЬ КАЖДЫЙ или КАК НЕ СТАТЬ ЗАЛОЖНИКОМ ЛЕСА (QUESTO LO DEVONO SAPERE TUTTI o COME NON DIVENTARE OSTAGGIO DEL BOSCO), dove si spiega come comportarsi se vi doveste perdere.

Il Cremlino di Рязань

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo già presentato diversi complessi monumentali che prendono il nome di кремль (cremlino).

Oggi vi parleremo di uno dei più antichi: quello di Рязань (Ryazan’), una città situata a 180km da Москва (Mosca) che vanta una storia quasi millenaria. Questa città, fondata col nome di Переяславль-Рязанский (Pereyaslavl’- Ryazanskiy) nel 1095, faceva parte di uno dei primi regni russi antichi, il Великое княжество Рязанское (Gran Principato di Ryazan’). La capitale di questo княжество era quella che oggi è conosciuta come Старая Рязань (Vecchia Ryazan’), ovverosia l’originale Рязань, rasa al suolo dai mongoli nel 1237 ed oggi un sito archeologico: è in suo onore che Переяславль-Рязанский ha adottato il nome attuale nel 1778.

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Il кремль di Рязань si trova su di un’altura tra i fiumi Трубеж (Trubezh) e Лыбедь (Lybed’), ed era inizialmente una крепость (fortezza) attorno alla quale sorgevano le abitazioni di contadini, pescatori e artigiani. Quello che ne rimane oggi è un complesso di edifici dove spiccano  la seicentesca Успенский собор (Uspenskiy sobor) e la sua колокольня (campanile), ultimato nel diciannovesimo secolo.

La sua importanza storica è testimoniata dal fatto che, nonostante il complesso monumentale sia formato essenzialmente da chiese, le autorità sovietiche non solo nemmeno pensarono di demolirlo (destino purtroppo toccato a molte costruzioni religiose nel corso di quel periodo), ma anzi ne fecero un museo e procedettero a più riprese alla sua restaurazione, sebbene destinandone le costruzioni ad altre funzioni: la Успенский собор fu utilizzata addirittura come planetario!

Buon viaggio!

 

 

La statua di Ivan il Terribile ad Орёл

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La città di Орёл (Oryol), che conta circa 350.ooo abitanti e si trova a circa 350km a sud-ovest di Москва (Mosca), è stata negli scorsi giorni oggetto dell’attenzione delle cronache per l’inaugurazione di un monumento alquanto singolare: la statua di Иван Грозный (Ivan il Terribile).

Иван Грозный, di cui vi abbiamo parlato a più riprese nel corso degli ultimi mesi, è un personaggio storico molto discusso: primo царь (zar) della Russia, spietato tiranno per alcuni e difensore della religione ortodossa per altri. Non stupisce quindi che la sua immagine, così controversa, non fosse mai stata l’oggetto di un monumento prima di oggi.

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Al di là di queste discussioni, la verità è che Орёл deve molto a Иван Грозный: venne fondata da lui nel 1566, alla confluenza tra i fiumi Ока (Oka) e Орлик (Orlik), come город-крепость (città-fortezza) a sud del suo regno. Secondo la leggenda, poi, questo avamposto difensivo contro le incursioni dei tartari deve a Иван Грозный anche il suo nome: per poter costruire la крепость, i sudditi abbatterono una maestosa quercia sulla riva del fiume. Dalla cima della quercia spiccò il volo un орёл (aquila): uno dei presenti esclamò  “А вот и хозяин” (“Ecco il padrone”), e Иван Грозный  decise di dare il nome dell’animale alla città.

È così che Орёл può oggi vantare una nuova, singolare attrazione, che si va a sommare ai numerosi musei letterari e alle chiese di questa città ricca di storia.

Buona visita!

L’altro mausoleo di Ленин

Sebbene sia una delle città russe più popolose, Челябинск (Chelyabinsk) è molto lontana dai circuiti turistici e poco conosciuta. Si trova sul confine geologico tra Урал (Urali) e Сибирь (Siberia), ed è capitale della sua omonima область (regione) al confine con il Казахстан (Kazakistan).

Челябинск fu fondata nel 1736 come крепость (fortezza), e nel secolo successivo divenne il principale centro commerciale della zona degli Урал. La sua industria ricevette un forte impulso ai tempi dei primi piani quinquennali, ed in particolare nel corso della Seconda Guerra Mondiale quando vennero evacuate città e fabbriche nella parte occidentale dell’Unione Sovietica. In particolare, essendo uno dei maggiori centri sovietici prima e russi poi dell’industria bellica, Челябинск è anche nota come Танкоград (Tankograd).

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Челябинск è anche la sede di un secondo мавзолей (mausoleo) dedicato a Ленин (Lenin), ben diverso da quello che si trova sulla Красная площадь (piazza rossa). Questo мавзолей, dalle forme orientaleggianti e contenente un busto in bronzo dello stesso Ленин, venne costruito subito dopo la morte di Ленин: la prima pietra venne posata contemporaneamente alla sua cerimonia funebre, e il monumento venne completato nel giro di un anno nel 1925. Oltre che come monumento è servito da biblioteca pubblica e da tribuna in occasione di manifestazioni.

Il мавзолей si trova nel parco denominato Алое поле (campo scarlatto) in seguito alla repressione di una manifestazione dei lavoratori avvenuta nel corso della prima rivoluzione russa, nel 1905. Un’altra delle attrazioni di Алое поле, che potete vedere qui sotto, è la Александро-Невская церковь (Chiesa di Aleksandr-Nevskiy), costruita a inizio XX° secolo e dedicata al santo e condottiero di cui abbiamo già parlato.

Buona passeggiata!

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Il mercato delle pulci di Измайлово

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Измайлово (Izmaylovo) è un quartiere a nord-est di Москва (Mosca), nel cui omonimo parco ha luogo da ormai più di 25 anni un famosissimo блошиный рынок (mercato delle pulci): il Вернисаж (Vernissage).

Nel corso degli anni, il Вернисаж è cresciuto sempre più, ed è ormai un punto di riferimento per qualsiasi turista che voglia acquistare souvenir da riportare ai suoi cari dopo un soggiorno a Москва. Ci si può trovare davvero qualsiasi cosa, dall’arte moderna all’antiquariato, dalle riproduzioni dei советские плакаты (manifesti sovietici) ad ogni genere di матрёшка (matryoshka).

Per quanto sia piuttosto commerciale e per certi versi kitsch, rimane una tappa inevitabile di qualsiasi soggiorno nella capitale russa. Peraltro, sebbene non sia certo il блошиный рынок più autentico della galassia russa ed ex-sovietica, passarci una giornata permette di venire a contatto con diversi aspetti della tradizione e della cultura russa. Chi poi già conosce un po’ di russo avrà l’occasione, se vuole, di fare un po’ di pratica di conversazione sul campo e торговаться (negoziare), tirando sul prezzo di quello che vuole acquistare.

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Per arrivarci, prendete la linea 3 o Арбатско-Покровская линия (linea Arbatsko-Pokrovskaya) e scendete alla stazione Партизанская (Partizanskaya). Approfittatene anche per dare un’occhiata a questa stazione, che è una delle più decorate di tutta la метро (metro) di Москва, con bassorilievi e sculture che glorificano il movimento partigiano russo.

Buon viaggio!

 

Il monastero Спасо-Прилуцкий a Vologda

Вологда (Vologda) è una delle più grandi città del nord-ovest della Russia, con oltre 300.000 abitanti. È una città antica, la cui дата основания (data di fondazione) si ritiene essere il 1174.

Centro nevralgico sulla tratta commerciale settentrionale verso Inghilterra e Paesi Bassi, raggiunse il suo periodo di massimo splendore nel corso del regno di Иван Грозный (Ivan Grozniy), che ne fece la capitale della Государева опричнина (oprichnina del governo: parte del territorio della Russia confiscato e nazionalizzato i cui proventi erano direttamente versati allo Zar) e ordinò di costruirvi un кремль che sarebbe dovuto essere il doppio più grande di quello di Москва (Mosca).

Si tratta di una delle città russe i cui edifici storici sono meglio conservati: sono ben 224 gli edifici storicamente rilevanti, e di questi 128 sono protetti dallo stato russo. Tra questi si trova lo Спасо-Прилуцкий монастырь (monastero Spaso-Priluzkiy), fondato nel 1371 su di un’ansa del fiume Вологда da cui la città prende il nome.

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Il fondatore del monastero, Димитрий Прилуцкий (Dimitriy Priluzkiy), era padrino dei figli del cavaliere Дмитрий Донской (Dmitriy del Don, così chiamato in onore della sua vittoria sui turchi nella Куликовская битва – battaglia di Kulikovo), il quale finanziò la costruzione del monastero.

Le costruzioni conservatesi, però, risalgono al XVI° secolo: al centro del complesso sorge la Спасский собор (Cattedrale della Salvazione), collegata tramite un переход (passaggio) alle кельи (celle) dei monaci e alla трапезная (refettorio) della церковь Введения (chiesa della Presentazione). Attorno a queste si trovano ulteriori chiese, celle e pozzi d’acqua, racchiusi da una cinta di mura esterna dotata di torri difensive.

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Lo Спасо-Прилуцкий монастырь venne chiuso al culto dal governo sovietico nel 1926, e trovò utilizzo negli anni ’30 come пересылка (carcere di passaggio). Solo nel 1992 venne restituito alla chiesa, e tornò subito in funzione. Oggi è aperto alle visite, e per quanto si trovi al di fuori degli itinerari turistici più classici è un vero e proprio gioiello che vale la pena di visitare.

Buon viaggio!

 

 

La fortezza di Брест

In Белоруссия, sebbene la lingua russa e la lingua bielorussa condividano lo status di lingue ufficiali, l’utilizzo del russo è prevalente specialmente nei grandi centri, e la conoscenza del russo è quindi fondamentale e sufficiente per chi volesse visitare il paese.

La Брестская крепость (fortezza di Brest) si trova nella parte sud-occidentale della Белоруссия (Bielorussia) al confine con la Polonia. Per il suo ruolo nella resistenza nel corso dell’invasione nazista, ha ricevuto la nomina di Крепость-герой (fortezza-eroina, unica крепость a entrare nel novero delle города-герои – città eroine).

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La storia della Брестская крепость risale all’Impero Russo, ed in particolare alla prima metà del XIX° secolo, quando venne costruita una cittadella difensiva nel luogo in cui il fiume Мухавец (Mukhavez) affluisce nel Западный Буг (Bug Occidentale). In seguito alla firma in loco, nel 1918, del Брест-Литовский мирный договор (Trattato di pace di Brest-Litovsk), passò di mano diverse volte per poi passare sotto il controllo dei polacchi.

Venne poi conquistata dalla Germania nazista nel 1939, e lasciata all’Unione Sovietica in esecuzione del пакт Молотова — Риббентропа (patto Molotov – Ribbentrop). Nel 1941, però, iniziò l’Operazione Barbarossa: i tedeschi, forti di 17000 unità di fanteria, intendevano conquistare la Брестская крепость entro il mezzogiorno del primo giorno di battaglia, ma si trovarono di fronte a una resistenza inattesa e disperata (uno dei graffiti lasciati dai soldati dell’Armata Rossa recita “Я умираю, но не сдаюсь! Прощай, Родина” – “Muoio, ma non mi arrendo! Addio, Patria”), che li costrinse a combattere per ben 32 giorni.

Come per molti altri luoghi della resistenza sovietica, la Брестская крепость è divenuta fonte di ispirazione per numerosi articoli, quadri, racconti e film, tra cui alcuni pubblicati ancora ai tempi della guerra come strumento propagandistico per incitare i soldati al fronte.

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Ad oggi della Брестская крепость rimangono delle rovine che, assieme alle installazioni monumentali sovietiche, costituiscono l’omonimo мемориальный комплекс (complesso memoriale). Si tratta di un luogo estremamente suggestivo, consigliatissimo agli appassionati di storia moderna e raggiungibile anche da una città ben collegata con l’Italia come Varsavia (attenzione però: per la Белоруссия c’è bisogno del visto!).

Buon viaggio!

 

Площадь Пьяцца a Batumi

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Vi abbiamo già parlato di Грузия (Georgia), un paese del Caucaso in cui la lingua russa è comunemente parlata dato che nel corso dei secoli ha fatto parte tanto dell’Impero Russo quanto dell’Unione Sovietica.

Anche se la Грузия è senz’altro più attraente per la sua storia e la sua cultura che per le novità, questo non vuol dire però che non ci siano nuove attrazioni meritevoli di essere visitate. Una di queste si trova a Батуми (Batumi), località balneare sulle rive del Черное море (Mar Nero).

Si tratta di una piazza dal nome, per noi italiani, indubbiamente ridondante: Площадь Пьяцца (Piazza Piazza). Aperta nel 2010 nell’ambito di un programma governativo di riabilitazione dei vecchi quartieri della città, è opera dell’architetto georgiano Важа Орбеладзе (Vazha Orbeladze). Con le sue vetrate e i suoi mosaici, la cui autrice è l’artista estone Долорес Хоффманн (Dolores Hoffmann), ha l’ambizione di ricordare in qualche modo una piazza italiana, ed in particolare San Marco a Venezia.

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Sebbene il risultato non sia neanche lontanamente paragonabile, non si può negare che l’iniziativa abbia creato una piazza dall’aspetto molto particolare. È di notte che colpisce di più, con i suoi colori, la sua illuminazione ed i suoi riflessi: non si può negare che la visuale notturna dell’ottocentesca Церковь Святого Николая (Chiesa di San Nicola) dalla Площадь Пьяцца è uno scorcio decisamente gradevole!

 

Le pagode di Элиста

Элиста (Elista) è la capitale della Калмыкия (Kalmykiya), una delle repubbliche che formano la Российская Федерация (Federazione Russa). La Калмыкия, che si trova nelle steppe a sud di Волгоград (Volgograd) e a ovest di Астрахань (Astrakhan), prende il suo nome dai калмыки (kalmyki), una popolazione mongola che alla fine del XVI° e all’inizio del XVII° secolo emigrò dall’Asia Centrale al basso Волга (Volga).

I калмыки, di religione buddista, rappresentano ancora oggi la maggioranza della popolazione della Калмыкия (160.000 abitanti su 270.000 totali), ed è per questo che visitandola potrete trovare diverse costruzioni dalle forme decisamente inattese.

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Si tratta di edifici religiosi e costruzioni di foggia orientale, che risalgono all’ultimo ventennio circa. Questo non è dovuto agli ingenti danni subiti da Элиста nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ma al fatto che la costruzione del primo tempio buddista, il Сякюсн-Сюме (Syakyusn-Syume, nella foto in alto), venne decisa solo nel 1989 e ultimata nel 1996.

Da allora, però, la città ha intrapreso una serie di progetti non solo per fornire ai fedeli dei luoghi di culto (come l’enorme Алтн Сюме – Altn Syume, aperta nel 2005), ma anche per decorare le sue piazze e le sue vie in linea con la propria tradizione e le proprie radici. Oltre alla Пагода Семи Дней (Pagoda dei Sette Giorni) nella piazza centrale, la costruzione più appariscente sono sicuramente le Золотые ворота (Porte d’Oro, nella foto qui sotto) costruite nel 1998. 20132706131714

Anche in questo caso abbiamo voluto darvi una dritta forse poco percorribile, ma sicuramente curiosa, per illustrarvi l’immensa varietà di attrazioni e particolarità che offrono il territorio della Russia in particolare, e le terre russofone più in generale. D’altra parte, pensandoci, è normale che sia così: si parla di paesi che tra di loro coprono buona parte di Europa e Asia!

Il мавзолей di Khoja Ahmed Yasawi

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Tra i paesi ex sovietici in cui la lingua russa prevale, un posto particolare va riservato all’enorme Казахстан (Kazakhstan): secondo paese più grande dell’ex Unione Sovietica, è ufficialmente un paese bilingue. Tuttavia, sebbene la lingua di stato sia il kazako, lingua natale del 64% circa della popolazione, il russo ha lo status di lingua ufficiale dato che praticamente tutti lo parlano e può essere quindi utilizzato come lingua franca.

Il мавзолей (mausoleo) di cui parliamo oggi, situato a Туркестан (Turkestan) nel sud del paese, è intitolato al poeta e predicatore sufi vissuto nel corso del XII° secolo Ходжа Ахмед Ясави (Khoja Ahmed Yasawi). L’edificio odierno risale però alla fine del XIV° secolo, quando il condottiero Тамерлан (Tamerlan) fece ampliare e rimodernare la tomba originale.

Questo мавзолей è composto di otto sale di vario genere, che si raggruppano attorno alla centrale қазандық (kazandyk, la sala del tay kazan ovverosia il calderone che potete vedere qui sotto): ci sono una мечеть (moschea), una столовая (refettorio), due дворцы (palazzi, ovverosia residenze reali), una библиотека (biblioteca), una колодезная (sala del pozzo) ed ovviamente la усыпальница (sepoltura). 

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Per quanto Туркестан e le immense cupole di questo мавзолей (tra le più grandi di tutta l’Asia Centrale) siano sicuramente lontane dagli itinerari turistici più battuti, abbiamo voluto indicarvi questo altro sito UNESCO per sottolineare l’immensa varietà di località ed attrattive delle sterminate terre in cui la lingua russa può essere il vostro passaporto (e dove, a dirla tutta, l’inglese può non essere sufficiente a farsi capire dai locali!).