Modernità e tradizione nella pittura di Андрей Ремнёв

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo proposto le opere di diversi pittori russi e sovietici, attivi in particolare nel XX° secolo. Anche lo художник (pittore) di cui parleremo oggi, Андрей Ремнёв (Andrey Remnev), è nato nel corso del XX° secolo, precisamente nel 1962, ma la sua искусство (arte) è decisamente particolare.

Ремнёв unisce infatti diversi stili di pittura, che coprono gli ultimi cinque secoli di storia russa. Il primo di questi è la древнерусская иконопись (pittura di icone russa antica) dei secoli dal XV° al XVII°: nel corso del 1996 Ремнёв si dedicò infatti allo studio della pittura di icone nello Спасо-Андроников монастырь (Monastero del Salvatore e di Andronico) a Москва (Mosca). A questo stile Ремнёв unisce quello della pittura russa del XVIII° secolo, del collettivo di inizio ‘900 Мир искусства (Mondo dell’arte) e del costruttivismo russo.

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Ремнёв è oggi uno degli esponenti della pittura e dell’arte visiva russa più di successo, e nel corso degli ultimi dieci anni ha tenuto mostre tanto in Russia quanto nelle principali capitali d’Europa.

Consigliamo a tutti di consultare il sito personale del pittore:

http://www.remnev.ru

Oltre a raccogliere moltissime opere dell’autore, il sito (sia in lingua russa che in lingua inglese) permette di seguire le attività di Ремнёв e ricostruire la sua storia (raccontata in prima persona: un breve ma interessante esercizio di comprensione della lingua russa!).

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La corsa allo spazio nella pittura di Юрий Рязанов

Il 12 aprile è una delle ricorrenze più particolari del calendario russo: si festeggia infatti il День космонавтики (Giorno della cosmonautica), per ricordare la data in cui nel 1961 la navicella spaziale sovietica Восток-1 (Vostok-1) per la prima volta nella storia dell’umanità portò nello spazio un uomo, il celebre Юрий Гагарин (Yuriy Gagarin).

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In questo articolo vi vogliamo parlare di un altro Юрий, però, meno celebre ma altrettanto dedito alla космическая гонка (corsa allo spazio): Юрий Рязанов (Yuriy Ryazanov). Рязанов è un pittore russo originario della regione di Москва (Mosca). Nato nel 1936, all’epoca della missione di Гагарин questo pittore aveva da poco finito i suoi studi, e si può dire con certezza che il volo della Восток-1 lo impressionò.

Se andiamo a vedere la sua produzione artistica, infatti, nel corso degli anni trascorsi lavorando per lo Студия военных художников имени М.Б. Грекова (Studio di arte militare Grekov) Рязанов si dedico a celebrare tanto Гагарин quanto i suoi successori, con una serie di dipinti dedicati a ciascun интернациональный экипаж (equipaggio internazionale).

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Potete trovare i principali dipinti di Рязанов al seguente indirizzo:

https://artrussian.com/riazanov.html

Vi consigliamo di visitare il sito non solo per vedere altre opere di Рязанов oltre a quelle che riproduciamo qui, ma anche per imparare cos’era la космическая гонка e come veniva vissuta dal popolo russo e sovietico in genere, come fenomeno culturale oltre che come progresso tecnologico.

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Александр Дейнека: al servizio dell’arte

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Александр Дейнека (Aleksandr Deineka) è uno degli artisti sovietici e russi più famosi della storia dell’arte. Nato a Курск (Kursk) nel 1899, Дейнека si dedicò fin da piccolo a due interessi: la tecnologia e la pittura.

Ancora sedicenne, nel 1915 si trasferisce a Харьков (Kharkov) nell’attuale Ucraina, dove frequenta il collegio artistico. Dopo la rivoluzione inizia a collaborare alla realizzazione di spettacoli teatrali, per i quali disegna decorazioni e costumi. Inizia poi una prolifica attività come illustratore di плакаты (manifesti), nei quali ha modo di trasmettere la sua passione per il progresso tecnologico.

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La sua produzione di quadri, dai soggetti e dagli stili più vari, prende il sopravvento a partire dagli anni ’30: il suo modernismo rappresenta paesaggi naturali e città, momenti idilliaci e scene di lavoro o di guerra, Russia e paesi occidentali… Venne anche incaricato di disegnare diversi mosaici, che oggi ornano gli atri di diversi edifici pubblici e stazioni della metropolitana di Москва (Mosca).

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In questo articolo vi abbiamo riportato solo tre esempi della sua живопись (pittura), ma vi consigliamo di visitare il seguente sito:

http://www.deineka.ru/

Sono riportate e ordinate, cronologicamente e per categoria, centinaia delle opere di questo художник (artista). Consigliamo però a chi di voi legge in russo di iniziare dalla lettura delle note biografiche: oltre ad esercitare la vostra comprensione scritta della lingua russa, verrete rimandati alle opere di Дейнека (per vedere le quali basta un clic!) nel loro contesto storico.

Buona visione!

Греков, il pittore dell’armata a cavallo

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Nel corso degli ultimi mesi vi abbiamo proposto le opere d’arte di alcuni pittori russi del secolo scorso, ed oggi continueremo in questo percorso.

Lo художник (pittore) di cui vi parleremo oggi è considerato il padre della pittura di guerra sovietica. Митрофан Греков (Mitrofan Grekov), nacque nel 1882 nel sud dell’Impero Russo, in un villaggio nell’attuale regione di Ростов (Rostov), ma iniziò a studiare pittura nell’attuale Ucraina a Одесса (Odessa).

Al fronte già durante la Prima Guerra Mondiale, nel corso della Гражданская война (Guerra Civile) combatte nelle file della 1-я Конная армия (Prima Armata a Cavallo), la Конармия di Исаак Бабель (Isaak Babel’). Alcuni tra i suoi quadri più celebri documentano e celebrano le imprese di questa leggendaria divisione al comando del maresciallo Семён Будённый (Semyon Budyonniy).

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Immediatamente dopo la sua morte nel 1934 (passarono solo due giorni!) venne fondato lo Студия военных художников имени М. Б. Грекова (Studio di arte bellica Grekov), in cui a partire da allora hanno lavorato innumerevoli artisti bellici, realizzando non solo quadri ma anche плакаты (manifesti) e sculture monumentali quali ad esempio la celebre Родина-мать зовёт! (La Madre Patria chiama!).

Potete ammirare molte delle sue opere a questo indirizzo:

http://www.maslovka.org/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=191

E approfondire la storia dello Студия Греков (ma solo in lingua russa: ottimo per esercitare le vostre capacità di comprensione del testo!) qui:

http://www.grekovstudio.ru/about/

 

Не забудем, не простим! – l’opera di Шмаринов

Дементий Шмаринов (Dementiy Shmarinov) è forse il più glorioso degli illustratori sovietici e, quindi, della storia russa recente. Oltretutto, la storia della sua opera è estremamente interessante e indicativa di quello che è stato il ventesimo secolo in Unione Sovietica ed in Russia.

Nato nel 1907 a Казань (Kazan’), dopo aver fatto pratica negli studi di altri pittori a cavallo degli anni ’20, Шмаринов nel corso degli anni ’30 si era affermato come иллюстратор (illustratore) di opere letterarie. Il suo lavoro si concentrava all’epoca sulla letteratura russa, tanto contemporanea (Горький – Gor’kiy) come del secolo precedente (Пушкин – PushkinДостоевский – Dostoevskiy).

Venne la guerra con l’invasione nazista, e Шмаринов con forte spirito patriottico si dedicò a tutt’altra tematica: la propaganda. Qui sotto potete trovare due esempi del suo lavoro: uno è il celebre плакат (manifesto) Отомсти (Vendicaci), in cui sullo sfondo di un incendio una madre tiene tra le braccia il cadavere della sua bambina e ci guarda sconvolta.

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L’altro lo potete trovare sul sito della Президентская библиотека (Biblioteca Presidenziale):

https://www.prlib.ru/item/428884

Si tratta di Не забудем, не простим! (Non dimenticheremo, non perdoneremo!), una raccolta di disegni a carboncino che illustra gli orrori della guerra. In quest’opera, pubblicata nel 1942 e che valse a Шмаринов la Сталинская премия (Premio di Stalin), i disegni di non illustrano un’opera letteraria ma danno forza ad un appello alle forze armate dello stesso Сталин (Stalin), che fa loro da introduzione. Consigliamo a tutti coloro che conoscono la lingua russa di leggere questo appello, sia come esercizio di comprensione del testo che per calarsi nello spirito del tempo: se il Terzo Reich è stato distrutto, questo libricino ha sicuramente fatto la sua parte nel motivare i soldati dell’Armata Rossa.

Dopo la fine della guerra, Шмаринов tornò alla sua attività originaria, l’illustrazione di opere letterarie: negli anni successivi illustrò anche opere teatrali straniere come Romeo e Giulietta di Shakespeare, in questo caso a colori grazie all’avanzamento tecnologico nel campo della stampa (qui sotto un esempio).

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Buona visione e, per chi può, buona lettura!

 

La pittura Федор Шурпин tra campagna e guerra

 

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Федор Шурпин (Fyodor Shurpin) nacque nella Смоленщина (Smolenshchina, la campagna nei dintorni di Смоленск – Smolensk) nel 1904 e morì nel 1972 a Москва (Mosca). Si può quindi dire che nel corso della sua vita adulta visse tutti gli avvenimenti più importanti della storia sovietica.

Lasciò la Смоленщина nel 1922 con una комсомольская путёвка (biglietto del Komsomol), per andare a studiare pittura a Москва dove nel corso dei decenni successivi si affermò come художник (pittore) e prese parte a diversi collettivi artistici e mostre.

Negli anni della Seconda Guerra Mondiale Шурпин viaggiò al fronte e dipinse quadri a tema militare e ritratti di piloti. Tra i quadri a tema militare in senso lato si può annoverare il qui riportato Письмо с фронта (Lettera dal fronte) del 1942.

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Tanto durante e dopo la guerra, però, Шурпин continuò ad esprimersi dipingendo con il suo linguaggio artistico fatto di colori caldi e pomeridiani quello che era il suo mondo d’elezione, ovverosia la campagna contadina: ne sono esempi il bellissimo e simbolico Возрождение (Rinascita) dipinto nel 1943 (a inizio pagina), e l’autoritratto На Родине (In patria – qui sotto).

Proprio alla Смоленщина, da lui lasciata a 18 anni ma a cui rimase sempre emotivamente attaccato come si può vedere dai suoi quadri, Шурпин lasciò il suo più grande regalo: la картинная галерея (galleria d’arte) di Шумячи (Shumyachi). L’idea di aprire una картинная галерея nella sua provincia, da sempre un suo pallino, si concretizzò nel 1966: quando l’amministrazione regionale finalmente prese la decisione di aprire la картинная галерея, Шурпин diede in dono 50 dei suoi quadri (tra cui gli ultimi due citati).

Qui sotto la pagina web del museo:

http://shumyachi.museum67.ru/vystavki/postoyanno-dejstvuyuschie-vystav/f-s-shurpin-zhivopis/?svSize=2

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Георгий Савицкий, un pittore a cavallo di due epoche

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Георгий Савицкий (Gheorghy Savizkiy) nacque nel 1887 nella Russia zarista e morì nel 1949 in Unione Sovietica. Nel corso della sua non lunghissima vita avvennero in Russia cambiamenti epocali, e i soggetti dei suoi quadri riflettono questi cambiamenti appieno: in alcuni si possono vedere dei nobili oziare nelle loro ville o passeggiare a cavallo a bordo fiume, in altri soldati rivoluzionari o paesaggi cittadini moderni.

Савицкий ebbe un discreto successo come художник-живописец (artista-pittore), ma venne invece premiato per la sua attività come график (grafico) in tempo di guerra. Il suo realismo socialista, memore delle lezioni dell’impressionismo, colpisce per la varietà dei temi affrontati. Le opere di Савицкий sembrano interessare, e soprattutto comprendere, tutto lo scibile umano, o almeno tutta la vita russa della prima metà del ventesimo secolo tra guerre, industrializzazione e rivoluzione da una parte, vita campestre, riposo e danze dall’altra.

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Un’ottima selezione di opere di Савицкий si può vedere all’indirizzo seguente:

http://www.liveinternet.ru/users/5124893/post415411278/

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