Харчо, la zuppa di carne georgiana

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Abbiamo già parlato di cucina georgiana, e dato che si tratta di una delle più gustose delle cucine dell’area ex-sovietica lo faremo ancora.

Oggi vi proponiamo un’altra zuppa di carne, questa volta non russa ma originaria della Грузия (Georgia). È un piatto estremamente saporito, in cui al riso e alla carne si aggiungono noci, spezie ed erbe per ottenere il tipico gusto acidulo che lo contraddistingue.

Questa la ricetta:

 

http://www.cookaround.com/ricetta/kharcho.html

Una sola nota: il piatto tradizionale prevederebbe in realtà l’utilizzo non di баранина (carne di agnello o montone), bensì di говядина (carne di manzo). Infatti, la parola харчо in georgiano indica una zuppa di manzo (in russo говяжий суп).

Дом Севастьянова a Екатеринбург

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Дом Севастьянова (Casa di Sevastianov), anche nota come Дом профсоюзов (Casa dei sindacati) in epoca sovietica, è un особняк (magione), sicuramente il più appariscente degli edifici di Екатеринбург (Ekaterinburg – centro amministrativo della Свердловская область – regione di Sverdlovsk – negli Urali).

Costruita a partire dall’inizio del XIX° secolo, su di una base neoclassica inserisce elementi neogotici, barocchi e neoromantici. Prende il nome dal più famoso dei proprietari: Николай Севастьянов (Nikolay Sevastianov), un чиновник (funzionario) poi arricchitosi che è protagonista di due curiose leggende.

Secondo la prima, voleva decorare la cupola della rotonda d’oro e chiese il permesso più volte per poterlo fare. Essendo questo genere di decorazione riservato alle cupole delle chiese, però, il permesso gli venne rifiutato e fu punito con l’obbligo di recarsi ogni mattina in chiesa indossando degli stivali di ferro.

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La seconda narra che Севастьянов fece costruire il suo особняк per farsi invidiare da tutta la città, ma che in realtà viveva in una piccola casa giusto di fronte, e che ogni sera, si sedeva su di una panchetta davanti a casa godendosi la sua creazione. Non è certo difficile crederci!

Дом Севастьянова si trova al numero 35 di проспект Ленина (viale Lenin).

Конь бледный, il cavallo pallido di Савинков

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Борис Савинков (Boris Savinkov) è uno dei personaggi più controversi della storia russa di inizio XX° secolo. Prima революционер (rivoluzionario) contro lo царь (zar), poi oppositore dell’Unione Sovietica, sempre террорист (terrorista). Oltre a ciò, писатель (scrittore).

L’opera di cui parliamo, Конь бледный (Cavallo pallido), è il suo primo повесть (racconto lungo) pubblicato nel 1909. Basato su di fatti realmente accaduti, narra la preparazione di un attentato dal punto di vista del suo organizzatore Жорж (George, lo stesso Савинков): gli incontri con i complici (tra di loro Эрна – Erna – che lo ama senza essere corrisposta), il timore di essere scoperti, l’attesa. La scrittura di Савинков è asciutta e per questo poetica, e molto spazio è lasciato alle riflessioni del protagonista, intrise di nichilismo.

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La versione in foto contiene anche Конь вороной (Cavallo nero), pubblicato 14 anni più tardi: ambientato ai tempi della guerra civile, vede Савинков ormai dall’altra parte della barricata.

È un libro non troppo difficile da leggere, anche se non è adatto a chi ancora sta imparando il russo.

 

Чёрный паук, il ragno nero

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Лев Яшин (Lev Yashin) è sicuramente il calciatore russo più famoso di sempre, e forse il portiere più leggendario della storia del calcio.

Noto come чёрный паук (ragno nero) per le sue braccia che arrivavano ovunque, ma anche come чёрная пантера (pantera nera) per la sua agilità, i suoi balzi e la tenuta da gioco (perennemente di quel colore), ha ricevuto non solo i più importanti premi sportivi ma anche premi nazionali quali l’Орден Трудового Красного Знамени (Ordine della bandiera rossa dei lavoratori), l’Орден Ленина (Ordine di Lenin) e il titolo di Герой Социалистического Труда (Eroe del lavoro socialista).

Vi proponiamo un articolo che vi aiuterà a conoscere non solo la sua leggenda, ma anche l’attitudine sovietica al calcio:

Perché in URSS il portiere è un eroe: l’origine del mito di Lev Yashin

Бриллиантовая рука – Il braccio di diamante

Oggi vi proponiamo una commedia estremamente popolare del 1968, opera di Леонид Гайдай (Leonid Gaidai).

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Il film si chiamava inizialmente Контрабандисты (contrabbandieri), dato che di contrabbando si parla: un’organizzazione criminale cerca sfruttare una зарубежный круиз (crociera internazionale) per importare illegalmente in СССР dei diamanti, facendoli passare inosservati nel гипс (gesso) di uno di loro.

Ma qualcosa va storto nei loro piani: a pronunciare la parola d’ordine “Чёрт побери!” (“Maledizione!”) davanti a loro è un semplice cittadino caduto inciampando su di una buccia di арбуз (cocomero). E sarà così questo comune cittadino, interpretato da Юрий Никулин (Yuri Nikulin) a portare il carico di diamanti.

Inizia così la sua avventura, con Андрей Миронов (Andrey Mironov, poi straordinario nel ruolo di Остап Бендер – Ostap Bender – nella versione del 1977 di 12 стульев) a dargli la caccia per cercare di recuperare i diamanti.

Per vedere il film, apritelo in un’altra finestra e attivate i sottotitoli con il pulsante in basso a destra.

Buona visione!

Живой – un reduce (2006)

Vi abbiamo già proposto diversi film della cinematografia sovietica, ma oggi vogliamo darvi un esempio di cinematografia russa contemporanea.

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“Живой” (“Vivo”) è un film del 2006 di Александр Велединский (Aleksandr Veledinskiy), che racconta la storia di Кир (Kir, interpretato da Андрей Чадов – Andrey Chadov), un soldato russo reduce dalla guerra in Cecenia.

Кир in Cecenia ha lasciato una gamba e due commilitoni, morti per portarlo in salvo. Era partito per la Cecenia come soldato sotto contratto, per guadagnare i soldi per sposarsi, ed ora non capisce perché è rimasto in vita. Si trova ormai solo quando gli appaiono i призраки (fantasmi) dei suoi commilitoni.

È un film, come si sarà capito, drammatico, ma non solo: è allo stesso tempo commovente e leggero, e molto interessante nello scorcio di vita vissuta che ci offre (specie per quanto riguarda il trattamento dei militari e certe dinamiche di corruzione).

Potete attivare i sottotitoli in inglese cliccando su “Subtitles/closed captions” in basso a destra.

Buona visione!

Кысь di Татьяна Толстая

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Татьяна Толстая (Tatyana Tolstaya) è un personaggio poliedrico, che oltre ad essere una scrittrice formidabile è anche giornalista, insegnante e conduttrice televisiva.

Nata nel 1951 a Ленинград (Leningrado), iniziò a scrivere quando, dopo un’operazione agli occhi, rimase bendata un mese intero. Non potendo leggere, diede sfogo alla sua fantasia, ed ebbe le idee per i suoi primi racconti (poi raccolti in “На золотом крыльце сидели…” – tradotto anche in italiano come “Sotto il portico dorato”).

“Кысь” (“Kys'”è invece il suo primo romanzo, pubblicato nel 2001, che Татьяна Толстая ha scritto in un periodo di ben 14 anni. Il romanzo è ambientato in uno scenario post-apocalittico, in cui le persone sono vittime di mutazioni e la conoscenza umana è regredita di centinaia di anni, tanto che Татьяна Толстая utilizza un linguaggio corrotto tra il dialettale e l’ignorante. Nel buio si aggira il Кысь, un mostro mai visto da nessuno che urla in modo terribile e si nutre della ragione di chi rimane solo. In questo scenario disperato, però, Татьяна Толстая ambienta un romanzo non tanto drammatico quanto satirico.

Кысь è un libro di difficile lettura, ma incredibilmente profondo. Purtroppo non è stato tradotto in italiano, ma se ne può trovare la versione inglese, “The Slynx”.

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A chi volesse leggere qualcosa di Татьяна Толстая in italiano, tuttavia, non possiamo che consigliare il bellissimo “Sotto il portico dorato”, straordinaria raccolta di racconti disponibile anche in Italia.

Le distanze nella Первенство Футбольной национальной лиги

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Basta guardare una qualsiasi cartina per vederlo: la Russia è sterminata, e dire “над Россией солнце никогда не заходит” (“il  sole non tramonta mai sulla Russia”) non sarà assolutamente corretto, ma nemmeno è poi lontano dalla verità. Per di più oltre alle distanze ci si mettono anche le condizioni delle strade e delle ferrovie, che passano in territori con un clima estremo.

Oggi queste distanze si possono percorrere via aria, ma dato che i ritmi sono cambiati i problemi rimangono. Tra chi viaggia di più ci sono le squadre della Первенство Футбольной национальной лиги (Campionato della lega nazionale calcio), l’equivalente della Serie B nostrana. Se qualche volta avete pensato con compassione alle vicende dei giocatori delle squadre sarde per i viaggi che si devono sobbarcare ad ogni trasferta, ripensateci dopo aver letto questo bellissimo articolo di Nogometni:

http://nogometni.it/2015/09/05/le-distanze-della-seconda-divisione-russa/

Салат оливье – l’insalata russa

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L’insalata russa è in realtà un po’ diversa da quella che prepariamo qui in Italia.

Nei paesi dell’Ex Unione Sovietica viene chiamata салат Оливье (insalata Olivier, pronunciato “Alivié”), ed è il più tipico dei piatti che si possono trovare su di una tavola imbandita per Новый год (capodanno, nella tradizione dei paesi sovietici più importante e festeggiato dello stesso Рождество – Natale, che per gli ortodossi secondo il calendario giuliano cade il 7 gennaio).

Si narra venne creata nel XIX° da un famoso cuoco francese, ma la ricetta popolare tramandata fino ad oggi poco ha a che vedere con il piatto originale. Potete vederne una ricetta qui sotto:

http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=184540

Consigliamo solo (un’altra volta!) di utilizzare non solo la maionese ma anche la сметана, in parti uguali.

Una curiosità: nel 2009 il giornale Труд (Lavoro) iniziò a pubblicare un индекс оливье, indice dei prezzi che misura il livello dell’inflazione degli alimentari. Pare questo indice sia molto più affidabile degli indici statistici ufficiali. E non è difficile a credersi, dato che questo indice big-mac russo si fonda su di prodotti di consumo comune quali patate, carote, carne, uova, cetrioli sotto sale, piselli in scatola, maionese e сметана.

Храм Покрова Пресвятой Богородицы

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Di solito si consiglia di visitare templi antichi, edifici che hanno una loro storia, o altrimenti edifici nuovi decorati o costruiti con uno stile innovativo.

Oggi faremo un’eccezione: la Храм Покрова Пресвятой Богородицы (Chiesa della Protezione della Madre di Dio) di Ясенево (Yasenevo, nella periferia di Mosca). È un edificio nuovissimo, consacrato solo lo scorso 27 dicembre 2015 e costruito nel giro di soli 7 anni, e dalle forme e decorazioni più che classiche (con il chiaro intento di imitare l’arte bizantino-normanna).

È interessante anche sapere come e da chi è stata costruita: i fondi si sono trovati senza grandi mecenati, ma grazie a piccole donazioni di oltre 800.000 persone, e i mosaici sono stati progettati ed assemblati non da professionisti ma da 225 volontari, persone comuni dalle professioni più disparate, sotto la guida di un mosaicista pensionato che ha insegnato la tecnica a chiunque si presentasse e volesse lavorare.

A questo indirizzo potete farne un giro virtuale:

http://www.hrampokrov.ru/virtour/vtupper201501/

Per arrivarci, potete scendere a Ясенево sulla linea Калужско-Рижская (Kaluzhsko-Rizhskaya) della metro moscovita.