I russi e in generale gli abitanti di tutta l’ex Unione Sovietica amano la мясо (carne), e la cucina russa e sovietica riflette in modo molto chiaro questa preferenza per i piatti di carne.
C’è però un piatto, o forse è meglio dire una tradizione, che esce dalla cucina e porta la preparazione della carne nei cortili, nei giardini, nei parchi e nelle radure (a volte col poco piacevole risultato di provocare incendi boschivi): lo шашлык (shashlyk). Lo шашлык è un piatto di carne marinata, infilzata su di uno шампур (spiedo) e grigliata над углями (sulla brace, letteralmente “sopra i carboni”). È un piatto di origine centro-asiatica, ed infatti il termine stesso шашлык è mutuato dai крымские татары (tatari di Crimea): шиш (shish), nella loro lingua di origine turca, significa spiedo, e шашлык denota ciò che è infilzato da uno spiedo. Nel corso dei secoli il termine si è diffuso in tutto il territorio dell’ex Unione Sovietica, ed è divenuto di uso più che comune.
Ci sono infinite varianti di preparazione, tanto a livello di marinatura (cipolle, vino, birra ma anche yogurt, succo di limone o di melograno) come a livello di scelta della legna da cui ottenere la brace. Ma quello che veramente rende шашлык lo шашлык è il suo aspetto comunitario, il suo rito: il tempo deve (o dovrebbe) essere clemente, e lo шашлык è così un’occasione di passare tempo all’aperto con famigliari ed amici.
Per finire, ad occuparsi della carne sono immancabilmente gli uomini: c’è infatti anche un detto russo che recita “шашлык женских рук не терпит” (lo шашлык non tollera le mani delle donne)!
Buon appetito!